Suscitano sentimenti di gioia e rammarico, equamente divisi, i risultati ottenuti alla decima giornata  da parte delle squadre Galluresi del campionato di Eccellenza.

Le gare disputate tra le mura amiche, che hanno interessato  Budoni e Tempio, rispettivamente contro Li Punti e Iglesias, hanno portato all'en plein (3 punti per parte). Mentre Calangianus e San Teodoro Porto Rotondo, lontano da casa, sono rientrate in Gallura con le cosiddette pive nel sacco, da Ghilarza e Monastir. Sfogliando la classifica dall'alto verso il basso parliamo del Budoni che, oggi come ieri, pur non avendo ottenuto risultati altisonanti (leggi Monastir 6-0 al San Teodoro) riesce, o di riffa o di raffa, a portare a casa, quasi (due sono i pareggi) sempre il massimo, tant'è che staziona in vetta a braccetto dell'undici di Angheleddu a quota 26, e senza aver anch'esso, subito sconfitte.

Il Tempio dopo due turni, non proprio in linea con le aspettative , riconquista il "Manconi", a spese di un Iglesias che è uscito dallo stadio ai piedi del "Limbara", più che a testa alta.

Ora per i "galletti" i giochi si riaprono e, per dare un valore aggiunto al successo di ieri,  dovrà fare bottino pieno a Cagliari con la Ferrini, e poi attendere "La Srtagallurese mare monti" con il Budoni, con animo sereno e mente lucida. Un confronto che non emetterà sentenze definitive, ma che indubbiamente, soprattutto per l'undici di Giorico,  potrà dire molto sulle ambizioni future. Già dopo il turno precedente si era detto che la trasferta in quel Monastir per i lagunari non sarebbe stata agevole, ma non certo così disastrosa in termini di risultato.

Risultato a parte i concetti espressi in precedenza rimangono gli stessi: non abbattersi, riprendere già dalla prossima gara a nutrire fiducia nel futuro, e rimanere uniti e compatti attorno alla guida tecnica.

Chiudiamo con il Calangianus: i giallorossi va ricordato che, hanno disputato in inferiorità numerica quasi un ora di gioco. Il gol che ha poi determinato il risultato finale è arrivato in chiusura di frazione. Nonostante tutto questo Ciganha e compagni hanno continuato a lottare, e i loro sforzi sembrava dovessero essere premiati. Attorno al decimo c'è un rigore a favore: sul dischetto uno specialista (già 4 su 4 trasformati) ma quel Stefano Demurtas, per giunta un ex, questa volta si fa parare il tiro, a riprova del fatto che nel male e nel bene, c'è sempre davvero una prima volta. Amarezza a parte è questa una sconfitta che non intacca minimamente l'ottimo percorso dei ragazzi di Simone Marini, che va ricordato hanno come traguardo quello di ottenere una tranquilla salvezza.                                                                   

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