Demontis, il ritorno a casa per regalo
Il centrocampista carica il Muravera, suo nuovo club: “Non voglio credere che ci siano cinque squadre più forti di noi in ottica playoff”
Andrea Demontis, da inizio dicembre al Muravera (foto concessa dal Muravera)
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Il ritorno di Andrea Demontis in Sardegna è avvenuto al meglio. Per il nuovo acquisto del Muravera, eletto miglior centrocampista della scorsa Serie D in un sondaggio della Lnd, esordio con tre gol in altrettante partite. Dopo due anni e mezzo fra Sanremese, PDHA e Imperia (queste ultime due nella prima parte di stagione) il classe '95 prodotto delle giovanili del Cagliari ha subito impresso il suo marchio.
Demontis, quanta voglia c'era di tornare in Sardegna?
“Tanta, anche perché sentire addosso una maglia vuol dire molto. Rappresentare l'Isola in D, e al Muravera sono particolarmente legato perché è vicino a casa, è una grande soddisfazione”.
A livello personale non poteva esserci inizio migliore.
“Mi hanno fatto questo grande regalo di tornare a giocare vicino a casa e star bene. Sono contento di aver ripagato la fiducia del Muravera, del tecnico Loi e di tutta la dirigenza”.
Cos'è mancato nel KO prima di Natale con l'Afragolese?
“Abbiamo preso il secondo gol in inferiorità numerica, per un problema alla costola di Moi. La prestazione c'è stata, il risultato non è veritiero: nel secondo tempo abbiamo dominato. È mancata forse un po' di concretezza davanti alla porta, meritavamo almeno il pari”.
Si riprende il 9 gennaio, con l'Aprilia che si trova al quarto posto.
“Rispetto per tutti, ma paura di nessuno. Siamo una squadra forte, non solo sulla carta: lo stiamo dimostrando anche in campo. Non voglio credere che ce ne siano cinque più forti di noi, in ottica playoff”.
Cosa ti porti dietro dell'annata da record a Lanusei nel 2018-2019?
“Sicuramente il gruppo e la gente che ci lavorava, assieme a tutto il paese. È stata una grande famiglia, e voglio includere tutti, che è riuscita a ottenere quei risultati: mi porto dietro quella grande unione”.