Il ricordo del bronzo conquistato ai Campionati Europei di Monaco è ancora ben impresso. Ma la medaglia nella 4x100 è per Dalia Kaddari non motivo per adagiarsi sugli allori bensì nuovo stimolo per fare ancora meglio in un 2023 che si fa sempre più vicino. La velocista delle Fiamme Oro prepara una stagione dove saranno tanti gli appuntamenti di rilievo, accompagnata dal tecnico Fabrizio Fanni sempre pronto ad analizzare i dettagli e con cui si è creato un connubio in grado di distinguersi a livello internazionale.

Fanni il 2022 è stato un anno di grandi risultati.

«Sicuramente sì. Prima il record italiano nella 4x100 ai Mondiali di Eugene con 42’’71 poi poco dopo il bronzo agli Europei occasione in cui Dalia ha raggiunto anche la finale individuale sui 200 piazzandosi settima. Possiamo ritenerci soddisfatti, è stato un anno significativo che ci dà molta fiducia».

Quali i momenti più importanti oltre ai Mondiali e agli Europei?

«C’è stato il personale indoor sui 60 con 7’’38, la seconda prestazione personale sul mezzo giro di pista in 22’’83, le tappe importanti sono state tante: ogni gara è fondamentale, così come ogni allenamento perché consentono a un atleta di mettersi in gioco e trarre nuovi spunti di riflessione».

A che punto siete della preparazione invernale?

«Siamo nel pieno della preparazione. Abbiamo cominciato i primi di ottobre e settimana dopo settimana incrementeremo le sedute».

Novità introdotte?

«Più carichi di forza, il tutto svolto chiaramente con gradualità. Tanta attenzione è concentrata anche sulla tecnica di corsa».

A quando l’esordio per il 2023?

«Stiamo aspettando che venga pubblicato il calendario dalla Federazione. Sicuramente sarà un anno ricco di impegni: ci saranno la Coppa Europa per Nazioni, i campionati Europei Under 23 e i Mondiali Assoluti».

Il nuovo anno vedrà la Kaddari esordire sui 400?

«Speriamo, volevamo fare un 400 già alla fine di quest’anno ma alla fine abbiamo posticipato. Il giro di pista è una gara dove Dalia può correre forte, lei stessa è curiosa nel provarlo e vedere dove può arrivare. Vedremo strada facendo, indubbiamente la volontà c’è così come le premesse per fare bene».

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