Calcio-Eccellenza: Ilvamaddalena, una storia lunga 120 anni
Tante belle pagine da raccontarePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È la società più vecchia della Sardegna (con la Torres). Una storia vecchia di 120 anni quella dell'Ilvamaddalena (squadra di Eccellenza), ma oggi più che mai attuale. L’Ilvamaddalena ha davvero tante belle pagine da raccontare con un passato anche fra la Serie D e la C2.
Dopo l’amarezza dell’ultima stagione culminata con la retrocessione dalla Serie D, oggi la squadra maddalenina vola nuovamente verso la D. Nessuno da quelle parti fa proclami. Ma una cosa è certa: nell’isoletta ricca ugualmente di storia e di fascino, venerdì scorso, i fans hanno atteso giocatori allo sbarco del traghetto dopo un viaggio di oltre cinque ore iniziato a Villasimius dove la squadra, ora allenata da Carlo Cotroneo, ha conquistato tre punti d’oro colato contro un avversario fortissimo. Tre punti che sono valsi a conquistare il titolo di campione d’inverno con due turni di anticipo con sette punti di vantaggio sulla Ferrini e nove sul Tempio.
Bene, i tifosi hanno atteso addirittura dopo la mezzanotte, l’arrivo in traghetto della squadra festeggiando a lungo sotto un cielo particolarmente freddo. Cori e striscioni come ai bei tempi.
La stagione è però ancora lunga, ci sarà da soffrire. Sabato, 16 dicembre, la capolista dell’Eccellenza ospita il San Teodoro per la penultima giornata del campionato. Il 23, sotto Natale, affronterà la difficilissima sfida sul campo della Ferrini. Due gare importantissime in chiave promozione. L’allenatore Carlo Cotroneo, laziale, tornato la scorsa estate in Sardegna dopo la bella esperienza di qualche anno fa alla guida del Castiadas, è uomo molto pratico. Un tecnico sanguigno, preparatissimo e che lavora tantissimo. Innamorato della Sardegna, sogna l’impresa: riportare l’Ilva in Serie D. Due anni fa la squadra che ha avuto giocatori del calibro dei fratelli Piga, Doriano, Pisano, Comiti e Scolaforru, aveva riconquistato dopo lunghissimi anni di purgatorio il campionato interregionale facendo benissimo per tre quarti della stagione. Poi la défaillance finale, con la squadra risucchiata nei bassifondi della classifica con la retrocessione arrivata con i playout.
La società ha superato subito lo choc, ha chiamato per la panchina Carlo Cotroneo, ha rivoluzionato la squadra con tantissimi arrivi (Madero, Kiwobo, Dominguez, Munua, Gjurchinoski e altri ancora), con lo staff tecnico che ha subito amalgamato la squadra volata in vetta. Ma qui, a La Maddalena, mentre i tifosi fanno festa ad ogni vittoria, lo staff tecnico e la società non fanno proclami.
«C’è da lavorare. Il campionato – dice l’allenatore Carlo Cotroneo - è difficilissimo, non ci sono avversari facili, tante società sono impegnate sul mercato. Noi abbiamo già pagato qualche infortunio di troppo. Basile, il nostro uomo di maggiore esperienza con sulle spalle campionati della Serie A francese, si è fermato per diverse domeniche. Siamo andati avanti con i subentrati che hanno ugualmente giocato alla grande. Così ci troviamo ora in vantaggio di diversi punti sulle inseguitrici. Ma il campionato non è certamente finito. Ho grande rispetto degli avversari. Sarà dura: il mio sogno - chiude Cotroneo - è quello di riportare l’Ilvamaddalena in D in concomitanza con suoi 120 anni di vita. il mio sogno, quello della società e dei nostri tifosi».