Un misto di timori e buoni propositi accompagna l’uscita al cinema di “Una pallottola spuntata”, reboot del film comico-demenziale diretto da David Zucker nel 1988, con un inedito Liam Neeson nel ruolo del protagonista in sostituzione del leggendario Leslie Nielsen. Diretta e co-sceneggiata da Akiva Schaffer, già ricordato per l’esilarante “Hot Rod - Uno svitato in moto”, la pellicola si assume l’arduo compito di rilanciare un franchise diventato sempre più iconico negli anni, grazie alle sue situazioni grottesche che, nel corso di tre capitoli cinematografici, hanno reso la saga del tenente Frank Drebin un vero cult per gli appassionati del genere.

In questo nuovo appuntamento, il poliziotto Frank Drebin Jr. raccoglie l’eredità del padre, assumendo il ruolo di difensore della legge in missioni ad alto rischio dove non c’è spazio per buone maniere e limiti istituzionali. Dopo la scoperta di un misterioso omicidio, l’agente si mette a indagare per risalire al colpevole, nel tentativo di salvare la sensuale Beth. Per quanto dure siano le avversità, Frank non si fa mai cogliere impreparato: i suoi improbabili stratagemmi sono pronti a scatenarsi, e i criminali possono già considerarsi spacciati. Al fianco di Liam Neeson ci saranno anche Pamela Anderson, Paul Walter Hauser e CCH Pounder.

In uscita il prossimo 30 luglio, “Una pallottola spuntata” ha generato non poche perplessità sin dalle prime fasi di produzione. Si ricorda quando, nel 2022, Neeson rivelò di essere stato ingaggiato dal produttore Seth MacFarlane, confessando a People che il progetto avrebbe potuto persino compromettere la sua carriera: “Sono stato contattato da Seth MacFarlane e dai Paramount Studios per realizzare un remake dei film della saga di Una pallottola spuntata. O metterà fine alla mia carriera o la porterà in un'altra direzione. Io proprio non lo so”.

Due anni dopo, poco prima dell’inizio delle riprese, l’attore ha manifestato il proprio nervosismo per i possibili riscontri negativi legati all’uscita del film: “Ho partecipato ad un paio di sketch televisivi con Stephen Colbert e Ricky Gervais ma erano di due, massimo tre minuti. Ma sono un po' nervoso per Una pallottola spuntata perché è un lungometraggio...”.

Chiarendo la natura del progetto, aggiunse: “Non è un remake, è un reboot. È una cosa completamente diversa. Penso che inizieremo a maggio e gireremo per un paio di mesi circa. È una buona sceneggiatura ma in fase di sviluppo. Abbiamo circa tre momenti di risate ma ne abbiamo bisogno di sette o otto”.

Ora che il debutto del titolo è alle porte, fissato per il 30 luglio, Neeson sembra finalmente avere un’idea più chiara sulla qualità complessiva del progetto. In una recente intervista, ha raccontato di aver lavorato duramente per evitare ogni tentazione di imitare Leslie Nielsen: “Non direi che fosse snervante, ma ogni giorno andavo da Akiva dopo le riprese e chiedevo com'era andata, perché davvero non lo sapevo. Non volevo emulare il meraviglioso Leslie Nielsen, ma l'unica cosa che ho preso da lui è stata: sii serio. Non cercare di essere divertente. Limitati a fare il poliziotto serio che è un po' tonto”.

Sulla stessa linea, Akiva Schaffer ha voluto sin da subito scongiurare che Neeson ricalcasse troppo da vicino il personaggio originale: “Liam ha le sue caratteristiche, ma non sono quelle di Leslie Nielsen. Avrebbe passato l'intero film cercando di eguagliare un altro essere umano con un set di abilità completamente diverso”.

Quello che ha sorpreso maggiormente il regista, però, è stata proprio la naturale inclinazione di Neeson per le battute più scorrette, inaspettata da un attore storicamente legato al genere action: “Era in realtà il più entusiasta delle cose più sciocche. Continuava a sorprendermi. Sarei dovuto intervenire per dire: ricorda, tre scene fa abbiamo già quella battuta sulle scorregge. Se la fai anche qui, potrebbe essere troppo presto”.

Proprio il fatto di lavorare con un attore estraneo alla commedia - afferma il director - ha conferito al reboot quel tocco imprevisto che potrebbe rivelarsi vincente: “Non solo è uno dei migliori uomini di punta con gravitas, ma è anche uno dei pochi che ha usato poco quel suo potere per fare commedia”.

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