L’Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha multato Radio 105 per il programma “Lo Zoo di 105”.

Nel mirino due puntate in particolare, andate in onda alla fine del 2020, nelle quali secondo la Commissione Servizi e Prodotti (CSP) "sono state pronunciate, in maniera continuativa e morbosa, allusioni sessuali, messaggi di intolleranza e sono state utilizzate espressioni volgari e denigratorie rivolte in particolar modo contro donne e omosessuali".

Il Garante ha accertato una violazione del Tusmar (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) che vieta di trasmettere "programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori e film vietati ai minori di anni 14": di qui la multa di 125mila euro alla società Radio Studio 105 S.p.a.

Secondo la Commissaria relatrice Elisa Giomi, sociologa dei media, "è fuori luogo parlare di uso iperbolico di espressioni grezze o di mero elemento sonoro - come hanno argomentato, a difesa delle trasmissioni sanzionate, i rappresentanti di Radio Studio 105 - perché il registro umoristico, in queste circostanze, è un'aggravante, contribuisce a creare accettazione e consenso sociale intorno al linguaggio d'odio e allo scherno sprezzante". "Ugualmente – prosegue - il meccanismo della ripetizione ossessiva non determina la perdita di significato delle parole, ma al contrario ne aumenta la carica nociva e il potenziale di riproduzione, come accade con i virus che più circolano più sfuggono al controllo".

L'emittente era già stata diffidata in passato dall'Autorità per aver diffuso espressioni dal contenuto fortemente denigratorio in violazione del regolamento di contrasto all'hate speech (Delibera n. 157/19/CONS).

(Unioneonline/D)

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