Tony Effe stonato, Lauro sbarazzino, Giorgia regina: le pagelle dopo le prove generali a Sanremo
Abbiamo risentito le 29 canzoni in gara: qualcuno acquista punti rispetto ai preascolti, qualcun altro alla prova del live li perde clamorosamentePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Fermate tutto!». Qualcuno urla e si sbraccia pochi minuti dopo l'inizio delle prove delle 29 canzoni, a cui la sala stampa tradizionalmente può assistere. Nel pieno della prima esibizione, quella dell’ottima Gaia, ci si accorge che le porte sono aperte e la musica è udibile dall’esterno del Teatro. Apriti cielo, si alza persino Carlo Conti: «Riprendete pure, vado a controllare io».
C’è anche lui per quasi cinque ore in prima fila accanto ad Antonella Clerici e Gerry Scotti. Alle spalle Conti jr, 11 anni, incantato dalle luci e curiosissimo di sentire Tony Effe. «Arriva, arriva», lo tranquillizza il padre.
Ecco le nostre pagelle delle prove generali: qualcuno acquista punti rispetto ai preascolti, qualcun altro alla prova del live li perde clamorosamente.
Achille Lauro – Incoscienti giovani
Voto 7,5
Scende le scale con quell’aria un po’ pigra, un po’ scanzonata. Ricciolo sbarazzino sulla fronte, mano in tasca, la porta a casa con classe.
Bresh - La tana del granchio
Voto 5
La più ballad di tutte, il risultato purtroppo è una gran noia.
Brunori Sas - L'albero delle noci
Voto 8
Si aggrappa alla chitarra per non perdersi in un mondo che proprio non gli appartiene. Alla chitarra e alla sua bambina, a cui ha dedicato una splendida canzone.
Clara - Febbre
Voto 5,5
Come Rose Villain pecca di eccessiva somiglianza con i Diamanti dell’anno scorso. E anche di manierismo nell’esibizione.
Coma_Cose – Cuoricini
Voto 9
Cuoricini sui led, cuoricini con le mani (nella versione millennial con le dita e in qualle più giovane con i polpastrelli), cuoricini anche coi corpi. Un’overdose, ma che bravi.
Elodie
Voto 9
Ormai ha la sicumera di chi ha conquistato gli stadi. Misurata e sobria.
Fedez - Battito
Voto 7,5
Accolto da un timido applauso va via con uno fragoroso. Se lo merita: è concentrato, pazienza che abbia l’aiutino dell’autotune. Non è certo l’unico.
Francesca Michielin - Fango in paradiso
Voto 7
Entra in scena da destra, dopo la caduta dalle scale, con un pesante tutore. La aiuta Conti, lei però tiene botta e canta bene una canzone discreta.
Francesco Gabbani - Viva la vita
Voto 5
Parte crooner ma finisce prete. Ecumenico ma commuove le masse. Persino Gerry Scotti si alza per salire sul palco e ringraziarlo.
Gaia - Chiamo io chiami tu
Voto 7
Eterea ma di carattere, si scatena circondata da 4 ballerini e con la voce non perde un colpo. Brava.
Giorgia “La cura per me”
Voto 9
Regina assoluta di questo festival: sfugge la definizione di favorita ma si comporta e si esibisce da vincitrice.
Irama – Lentamente
Voto 8
Sicuramente finora il più stiloso, sfodera una giacca da colonnello con spalline e alamari dorati. Evoca notti disperate di amori finiti, ci riesce.
Joan Thiele - Eco
Voto 8
Una delle ultime a esibirsi alle prove, una delle più brave.
Lucio Corsi - Volevo essere un duro
Voto 6,5
Ha capito che se punta sul glam vince (metaforicamente) e infatti si presenta con ali di farfalla e trucco bianco alla David Bowie. Prima pianoforte, poi un po’ rock.
Marcella Bella - Pelle diamante
Voto 5
Spiace, ma un pezzo sciatto e banale non si salva neanche con quattro ballerine a fare da contorno.
Massimo Ranieri - Tra le mani un cuore
Voto 7
Un maestro, non si discute. Ma quando parte il ritornello sembra davvero posseduto da Tiziano Ferro. L’effetto è straniante.
Modà - Non ti dimentico
Voto 6,5
Un ritornello che resta clamorosamente in testa, ma Kekko con gli occhiali da sole raccoglie più applausi di quanto forse meriterebbe.
Noemi - Se t'innamori muori
Voto 8
Non si schioda dal centro del palco, intensa ed elegante. In effetti a Sanremo si viene soprattutto per cantare, ogni tanto ce ne dimentichiamo.
Olly - Balorda nostalgia
Voto 6
Onestamente il brano merita una performance migliore. L’effetto live è: acerbo.
Rkomi - Il ritmo delle cose
Voto 6
Pantaloni bianchi, giacca aperta e sotto nulla, allarga plurime volte le braccia per mostrare i pettorali. Scaramanzia? Forse, visto che l’altra volta gli aveva portato discretamente bene. Per il resto il solito Rkomi.
Rocco Hunt - Mille vote ancora
Voto 6
Saltella senza controllo, ricorda molto il Rocco che esordiva a Sanremo dieci anni or sono. Resta avvolto nel neomelodico, nonostante forse l’ambizione di discostarsene.
Rose Villain - Fuorilegge
Voto 6,5
Corpino aderente nero ma nascosto da un gigantesco tailleur oversize, capelli sempre azzurri, corregge chi la introduce: «Vìlen, non vilèn». La doppia canzone troppo simile all’anno scorso.
Sarah Toscano - Amarcord
Voto 5
Si presenta vestita come una scolaretta, con abitino nero e collant. La tradisce l’emozione, vedremo domani.
Serena Brancale - Anema e core
Voto 7
Tamburi e percussioni a palla, stilosa con stivaloni pelosi. Esordio top.
Shablo feat Guè, Joshua e Tormento - La mia parola
Voto 8
Armato di consolle da dj con piatti e tutto, fa dimenticare per un attimo dove ci troviamo. E ogni tanto può essere un bene.
Simone Cristicchi - Quando sarai piccola
Voto 5,5
Caldi lacrimoni per i più sensibili ma con il tono estremamente struggente sembra di vincere facile. Troppo facile.
The Kolors - Tu con chi fai l'amore
Voto 7
Una canzone dance che fa molto Giorgio Moroder: un po’ dark, non è la solita hit “volemose bene”.
Tony Effe - Damme 'na mano
Voto 6,5
Molto imperfetto nel ritornello della stornellata, dovrà concentrarsi di più se vuole convincere in questa versione meno trapper duro e puro. Altrimenti meglio che torni alle sue cose.
Willie Peyote - Grazie ma no grazie
Voto 6
Ritmo serrato, alle spalle due coriste, ma l’unico politico di questa edizione non riesce a togliersi quell’aura da so-tutto-io.