Attualmente in corso e programmato fino al 7 ottobre, trova spazio nella località lucana la quarta edizione del Matera Film Festival, anche quest’anno orientato alla ricerca di linguaggi inediti ed innovativi nel vasto panorama del cinema, con particolare attenzione alla scelta dei contenuti e al coinvolgimento di ospiti internazionali. 
Fra le personalità di spicco che andranno ad impreziosire il programma della kermesse vi saranno Terry Gilliam e Peter Greenaway: il primo noto soprattutto per esser stato tra i fondatori del collettivo comico britannico “Monty Python” e per aver firmato la regia di capolavori senza tempo come “Brazil” e “Paura e delirio a Las Vegas”; il secondo per esser ricordato come uno dei più influenti cineasti britannici di tutti i tempi ed uno dei massimi esponenti del cinema d’autore, con titoli quali “Lo zoo di Venere” e “L’ultima tempesta”. 
Con una lunga lista di programmazioni e appuntamenti prenotabili direttamente sul sito ufficiale, l’evento è stato reso possibile dal lavoro congiunto del presidente Dario Toma, della vicepresidente Annarita Del Piano, della direzione generale affidata a Nando Irene e della direzione artistica a cura di Donato Santeramo. Con quattro location adibite per l’occasione si potrà partecipare a ben cinquanta eventi programmati, più di cinquanta ore di proiezioni, dieci talk e quattro presentazioni di libri. Gli invitati chiamati a presenziare si contano a più di cento, oltre a decine di strutture ricettive e ristoranti aderenti all’iniziativa. 
Nel corso della serata di giovedì 5 ottobre, alle ore 19:00, il maestro Peter Greenaway si è tenuta una masterclass ove ha esposto ai presenti le esperienze e fasi cruciali che han determinato il suo percorso artistico, nella maturazione di un linguaggio tutto personale nato dall’esigenza di conciliare cinema e arte. A seguire la proiezione di “The Baby of Mâcon”, classico del 1993 di carattere grottesco-allegorico presentato fuori concorso a Cannes, che racconta del concepimento di un bambino da parte di una donna anziana ritenuta troppo vecchia per rimanere incinta. Il neonato sembrerà nascondere con se poteri sovrannaturali, e un evento tanto inatteso susciterà fra le genti episodi di isteria collettiva. 
Altra masterclass non meno imperdibile ha visto protagonista Terry Gilliam la sera di venerdì 6 ottobre alle ore 18:00. Anche qui non sono mancati aneddoti e curiosità tratti dal suo percorso personale pronti ad allietare il pubblico, e come avvenuto per il collega Greenaway è stata organizzata una retrospettiva di tre grandi successi tratti dalla sua filmografia che terminerà con la proiezione di “Tideland” - tratto dall’omonimo romanzo di Mitch Cullin, che inscena le fantasiose avventure di una bambina lasciata sola dopo la morte dei genitori - lo stesso giorno alle ore 20:00.
In nome dello scambio interculturale, fra i titoli selezionati in concorso troviamo 15 cortometraggi, 6 lungometraggi e 5 documentari provenienti da ogni parte del globo. Nell’ampia varietà dei paesi coinvolti non mancano ad esempio l’Iran, l’India, la Francia, l’Islanda, la Giordania, il Messico, la Norvegia e la Grecia, che vanno a trattare - servendosi del proprio sguardo cinematografico - temi estremamente delicati come quello dell’intolleranza ("Split Ends"), delle azioni nocive perpetrate dall’uomo contro la natura ("Donde los niños no sueñan"), degli abusi nei confronti dei diritti umani ("Blanquita") e il dramma dei rapporti interpersonali gravati da una società sempre meno incline alla emozioni ("Nothing's Left"). Nel corso della serata di premiazione verranno assegnati i riconoscimenti per il miglior film e la miglior interpretazione, ognuno specifico per le singole categorie in concorso. 

Giovanni Scanu

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