La valorizzazione della grande opera italiana, con i più significativi compositori dell'Ottocento e Novecento, è il filo conduttore della nuova stagione operistica allestita per l'anno 2020 dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari presieduta dal sindaco Paolo Truzzu e diretta dal Sovrintendente Nicola Colabianchi.

Anche la Stagione 2020 è tesa a valorizzare grandi autori esponenti di punta del belcanto tricolore con i più significativi compositori, tra cui Verdi, Puccini e Leoncavallo.

Un cartellone di equilibrio tra la musica di repertorio e quella più "nascosta" e sconosciuta, alla quale il Teatro Lirico di Cagliari pone sempre molta attenzione nel rendersi attivo per la sua promozione culturale e non solo nella sua tutela e salvaguardia.

Due, infatti, sono le novità assolute e riguardano le figure di Gino Marinuzzi, compositore da molti ritenuto anche uno dei più grandi direttori d'orchestra del Novecento, e Leonard Bernstein, geniale compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense, uno dei musicisti più noti e amati della seconda metà del secolo scorso.

Dopo le inaugurazioni dedicate alla musica del Novecento italiano con La campana sommersa nel 2016 e La bella dormente nel 2017, entrambe di Respighi, e Turandot di Busoni nel 2018, la Stagione 2020 vede un'altra preziosa rarità musicale.

L'inaugurazione del cartellone, in programma domani, alle 20.30, propone, questa volta, un capolavoro del compositore siciliano Gino Marinuzzi, che viene eseguita per la prima volta in tempi moderni, Palla de' Mozzi, melodramma in tre atti, su libretto di Giovacchino Forzano.

L'opera, che venne rappresentata per la prima volta il 5 aprile 1932 al Teatro alla Scala di Milano, diretta dallo stesso compositore con un cast all'epoca stellare che vedeva, nei ruoli principali, Benvenuto Franci, Galliano Masini e Gilda Dalla Rizza, è da considerarsi un autentico caposaldo del repertorio del novecento, sia per la scrittura orchestrale, nella quale Marinuzzi è ritenuto un genio assoluto, sia per la bellissima e intensa trama.

Lo stesso Marinuzzi la diresse per l'ultima edizione nota al Teatro dell'Opera di Roma nel 1942.

"Palla de' Mozzi" viene rappresentata in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, firmato per regia, scene e video da Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin, che hanno già lavorato per il Teatro Lirico di Cagliari in occasione dell'apprezzatissima "Pietra del paragone" di Rossini "Premio Abbiati" 2007, per i costumi da Francesco Esposito e per le luci da Gianluca Cappelletti.

L'Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari e il Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari sono guidati da un grande nome del firmamento musicale internazionale, il maestro Giuseppe Grazioli, direttore specialista nel repertorio novecentesco, in particolare proprio di Marinuzzi.

Il maestro del coro è Donato Sivo, mentre il maestro del coro di voci bianche è Enrico Di Maira.

L'opera di Marinuzzi resterà in programmazione, con ben 8 repliche, oltre alle recite per le scuole e per i giovani, fino a domenica 9 febbraio per soddisfare i tantissimi abbonati che hanno riconfermato la fiducia alla più importante macchina culturale della Sardegna, un Istituzione che è stata rilanciata negli ultimi tempi, anche all'estero, con importanti coproduzioni e progetti speciali di cui si raccolgono gli importanti frutti e riscontri testimoniati da un'eccezionale attenzione ed affetto da parte degli appassionati sardi e non solo.

L.P.
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