Un pilastro del cinema hollywoodiano, che ha segnato l’ultimo trentennio con titoli rimasti indelebilmente impressi nell’immaginario collettivo, è tornato a far parlare di sé: alla stregua di suo padre Kirk, Michael Douglas può vantare una carriera che lo pone di diritto tra i pesi massimi del cinema americano, ricevendo già al suo esordio nel 1969, per l’apparizione nel film “Hail, Hero!”, la nomination ai Golden Globe come miglior attore emergente.

Ma è soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni ‘80 che la star ha legato indissolubilmente la sua immagine ai personaggi interpretati sul grande schermo: dallo spregiudicato finanziere Gordon Gekko in “Wall Street”, ruolo che gli valse l’Oscar come miglior attore protagonista, all’avvocato Dan Gallagher in “Attrazione Fatale” fino all’iconico poliziotto Nick Curran nel controverso “Basic Instinct”.

Costellando di successi anche gli anni ‘90 e i primi anni Duemila - apparendo in pellicole acclamate come “The Game: nessuna regola” di David Fincher e “Traffic” di Steven Soderbergh - è ricordato negli ultimi anni per aver contribuito all’universo Marvel col personaggio di Henry Pym nella saga di “Ant-Man”.

Vincitore nel 1976 dell’Oscar al miglior film per aver prodotto il capolavoro con Jack Nicholson “Qualcuno volò sul nido del cuculo” - pellicola diretta da Miloš Forman e premiata in tutte le principali categorie - Douglas si prepara a ricevere il 10 giugno il premio alla carriera nel corso della 71esima edizione del Taormina Film Festival, in coincidenza con il 50° anniversario del film, che per l’occasione verrà proiettato in una versione restaurata. Non solo: oltre alla cerimonia che lo vedrà insignito del riconoscimento, la star terrà una masterclass riservata a pochi, fortunati studenti di cinema.

Sulle giornate che accoglieranno l’attore nella località marittima, ha dichiarato la direttrice artistica Tiziana Rocca con un comunicato ufficiale: “È con grande emozione e orgoglio che annunciamo la presenza di Michael Douglas come ospite d'onore della serata di apertura del Taormina Film Festival. Un'icona del cinema mondiale, attore e produttore straordinario, che ha segnato intere generazioni con interpretazioni indimenticabili e un impegno incrollabile nella valorizzazione dell'arte cinematografica. Ma la mia stima per lui è anche di natura personale. Ricordo ancora molto bene e con emozione la serata che organizzai a Roma in onore di suo padre Kirk”.

Apparso di recente anche all’ultima edizione del Festival di Cannes per celebrare l’anniversario del film, Douglas è stato intervistato dalla rivista Variety su questioni riguardanti lo scenario attuale del mondo dello spettacolo e la concorrenza del mercato streaming. Con una riflessione estremamente lucida, l’attore ha messo in evidenza lo strapotere di aziende come Apple e Prime Video, che nel contesto odierno - a suo avviso - hanno letteralmente “assorbito Hollywood”. Su questo punto, ha dichiarato: “Oggi lo streaming ha preso il sopravvento. Ha assorbito Hollywood. È molto redditizio. La Silicon Valley ci ha fatto apparire come dei poveri. Per Amazon e Apple, il cinema è un'attività secondaria. Allo stesso tempo, molti dei grandi sceneggiatori si sono concentrati sulla TV e sullo streaming. Guardate quel film di Apple, Wolfs. Doveva essere distribuito nelle sale cinematografiche, e si è trasformato in un'uscita di una settimana. Sto lavorando a un piccolo film in questo momento che produrrò e sono consapevole di quanto sarà difficile portarlo nelle sale per un certo periodo di tempo. Il problema è se l'esperienza cinematografica possa durare. È un momento difficile per i proprietari di cinema”.

Ricordando, al contrario, una realtà produttiva che - anche di fronte alle difficoltà - ha fatto la fortuna di un titolo come “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, ha aggiunto: “Era una produzione completamente indipendente. Tutti gli studios l'hanno rifiutato. Forse non avevano gradito l'accordo che gli avevamo proposto, o forse perché l'avevamo già finanziato. Ma erano anche scettici riguardo al materiale. Se si confrontano i cinque film candidati al Miglior Film del nostro anno, Barry Lyndon, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Lo Squalo e Nashville con alcuni degli anni più recenti... Dal punto di vista cinematografico è diventato molto difficile”.

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