Sebbene ci sia ancora parecchio da attendere - e l’attesa non sarà certo piacevole - pare che finalmente siano emerse alcune novità sulla seconda stagione di Squid Game, la serie coreana divenuta un vero e proprio fenomeno culturale di massa che, tra i vari riconoscimenti, ha fatto vincere il prestigioso Emmy al regista Hwang Dong-hyuk e all’attore Lee Jung Jae. Giusto quest’ultimo - ricordiamo, il protagonista della serie - ha riferito di recente, interrogato per conto del quotidiano Ilgan Sports, che le riprese cominceranno questa estate ma non termineranno prima del 2024. Bisognerà quindi mettere in conto almeno dieci mesi di lavorazione; se infatti per la prima serie è stato necessario un periodo di tempo simile a causa della pandemia stavolta le ragioni risiedono nelle ambizioni del progetto, che vuole essere molto più grandioso del precedente e pertanto richiederà spese e tempistiche non di poco conto. 

Se azzardassimo un rapido calcolo potremmo supporre che, facendo corrispondere l’inizio delle riprese ad aprile-maggio 2023, il termine delle lavorazioni potrebbe coincidere con la fine del 2024 o al massimo l’inizio del 2025. Per smorzare intanto la logorante attesa l’attore ci fa sapere che il personaggio del Front Man, interpretato da Lee Byung-hum, avrà un ruolo ancor più decisivo nelle prossime puntate. Se prima infatti il suo ruolo era principalmente quello di supervisore dei giochi stavolta finirà coinvolto in prima persona nello svolgersi degli eventi. I due personaggi saranno quindi le figure centrali di una storia il cui tema portante - da ciò che possiamo trarne -  sarà quello della vendetta. 

Ricordando che Squid Game è la serie televisiva che ha saputo persuadere Netflix nell’investire centinaia di milioni di dollari sui k-drama, colpiscono a questo proposito le parole del regista Hwang quando afferma di non essersi mai aspettato un simile successo e che escogiterà un sistema per far tornare alcuni dei personaggi presenti nella prima stagione, periti orribilmente nei letali giochi.

Nel merito delle interviste concesse a Variety e al festival delle serie Canneseries ha anche aggiunto che il processo di realizzazione della prima stagione è stato talmente lungo ed estenuante che a stento è riuscito a convincersi per il rinnovo di una seconda. Ciò non toglie che, in una più recente intervista al Korea Times, Hwang abbia affermato di essere già in trattativa con Netflix per una terza stagione. Quando si dice, insomma, che la fatica ripaga. 

Giovanni Scanu

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