È andata al corto "Hands and wings", dell'autore coreano Sungbin Byun, la quindicesima edizione del Sardinia Film Festival.

"Sa toccare con la giusta sensibilità e cura - questa la motivazione della giuria composta da Fiorella Giovannelli Amico, dal regista Marco Antonio Pani e dal distributore cinematografico Andrea Paco Mariani - un tema ancora oggi troppo trascurato: la sessualità nella vita delle persone con disabilità. Un tema urgente, che è anche e soprattutto una questione di autodeterminazione e di rispetto dei diritti e della dignità della persona. Ed è inaccettabile che ancora oggi sia ostaggio di tabù, mistificazione, e operazioni di rimozione culturale".

Un'edizione streaming, quella di quest'anno, presentata dalla project manager Marta Manconi. "Il gruppo di selezione valuta per davvero tutti i film, e sono oltre tremila quelli pervenuti all'indirizzo del Cineclub Sassari. Facciamo una selezione oggettiva su tecnica e temi di tutte le opere - ha sottolineato il direttore artistico, Carlo Dessì - Tutte hanno mostrato una forte motivazione nell'affrontare forti tematiche sociali a livello mondiale, tematiche universali che provengono spesso da luoghi remoti come il Perù o il Kirghizistan, ma che sono affrontate in massima libertà grazie anche alla giovane età degli autori, in una modalità che solo il cinema indipendente può permettersi di fare".

Il premio al miglior documentario è andato a "Mamapara" del peruviano Alberto Flores Vilca. Riconoscimenti sono andati anche al francese "Migrants" di Hugo Caby, Zoe Devise, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, e Lucas Lermytte, che riceve un doppio premio "Animazione" sia per la giuria ufficiale che per la giuria studenti. Tra i premiati anche l'italiano "Siderea" di Elisa Cecchin, Elisa Bonadin, Isabel Matta e Carlotta Vacchetti, che ha avuto la menzione speciale per l'Animazione. La giuria studenti, composta da quindici ragazze e ragazzi degli istituti superiori Figari, Pellegrini e Margherita di Castelvì di Sassari coordinati dal docente Stefano Sole ha premiato, come miglior fiction "Tradition" di Zhanuzak Mamytov, del Kyrgyzstan. Il miglior documentario è stato lo spagnolo "Los dìas que pasan" di Antonio Savinelli.
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