C'è l'incontro con la stampa, ma Ornella non si vede. E non verrà. Colpa di una disfonia che ha spinto il foniatra a impedire alla Vanoni di disperdere la voce in parole, per raccontare della sua imminente partecipazione al Festival di Sanremo.

Una precauzione comprensibile, vista l'importanza dell'evento, della canzone – una bella e classica "Imparare ad amarsi" –, e il fatto che abbia 83 anni e che la aspettano giorni di prove e prove.

Ci sono però Gino Pacifico e Tony Bungaro che saranno con lei sul palco dell'Ariston insieme agli altri autori del brano, Cesare Chiodo e Antonio Fresa.

L'idea è di Mario Lavezzi e della stessa Vanoni, contattata da Claudio Baglioni, il quale le offre di partecipare con il pezzo scritto da Bungaro, ritenendolo perfetto per lei.

Ornella dapprima è titubante per il fatto di tornare, alla sua età, per l'ottava volta a Sanremo. Poi si convince per via del testo, che la entusiasma.

"Tutto è partito dalla canzone", dice Lavezzi. "Un brano che vive dell'essenza della voce di Ornella. Ci siamo chiesti: perché fare da sola, come interprete, Sanremo? Così abbiamo pensato a un progetto più corale, accompagnata sul palco da tutti gli autori. Abbiamo pensato fosse giusto così, mettere cioè in evidenza chi è spesso un po' dimenticato ma da cui nasce tutto".

"A Baglioni il brano che ho presentato è piaciuto molto e mi ha parlato subito della sua idea di coinvolgere una grande artista italiana", racconta Bungaro. "Io volevo sapere chi fosse ed ero un po' prevenuto perché mi ero fatto avanti per partecipare da solo. Ma quando mi hanno fatto il nome di Ornella non ci ho pensato due volte e ho detto sì. L'ho incontrata e abbiamo ascoltato il pezzo. Poi abbiamo coinvolto Pacifico per adattare il testo e lui ha fatto un lavoro straordinario intorno alla canzone. Con Pacifico ho sempre collaborato e continuiamo a farlo. Come autori siamo due artigiani".

"Ho riscritto alcune parti pensando a Ornella, con un paio di chiacchierate con lei è venuto fuori il testo. All'Ariston suonerò il pianoforte", aggiunge Pacifico.

"Speriamo di onorare la categoria degli autori e la nostra performance", aggiunge Bungaro. "Con Fresa lavoriamo insieme da un po', così come scrivo da tanti anni con Cesare Chiodo. Siamo una bella famiglia che va nella stessa direzione".

Ma come vedono questo Festival e le innovazioni portate da Baglioni, come per esempio la soppressione del meccanismo di eliminazione nel corso della gara? "Baglioni è stato molto coraggioso", dice ancora Bungaro, "ha chiamato diverse realtà musicali, come Lo Stato Sociale, i Decibel, Peppe Servillo ed Enzo Avitabile, così come Diodato e Roy Paci. E poi noi...".

"Mi sembra che quest'anno ci sia tantissima scrittura", aggiunge Pacifico. "Ha dato un taglio un po' cantautorale al tutto, un taglio che dà merito alla scrittura e alle arti autoriali".

"Ron eliminato l'anno scorso l'ho vissuto come un insulto e Baglioni ha fatto bene nelle sue scelte, nel rispetto dei suoi colleghi", chiude Bungaro.

Ornella Vanoni uscirà poi con un triplo disco – "Un pugno di stelle", in uscita il 9 febbraio - che contiene tutti i duetti che ha fatto (c’è anche un brano con Paolo Fresu e Idan Raichel, "Che sia buona vita"), un disco con canzoni più recenti e un terzo album storico che si chiama "L'appuntamento".

Anche Bungaro avrà la sua uscita discografica e sarà una special edition di "Maredentro", mentre Pacifico si prenderà ancora del tempo per terminare il suo album.

Tutti, durante la serata dei duetti, saranno affiancati da Alessandro Preziosi, che da attore si misurerà ancora una volta con le canzoni. "Lo scopriremo un po' nelle prove", dicono Pacifico e Bungaro. "È stata una decisione di Ornella quella di avere personaggio di quel tipo, che è un attore ma sa cantare. Sappiamo che sta studiando tantissimo e credo sia pronto ad affrontare questa connessione tra noi".

Marco Castrovinci

(Unioneonline)
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