Due anni fa ha messo da parte un lavoro sicuro - maître in uno dei villaggi turistici più rinomati di Villasimius – per inseguire un sogno: diventare un regista. Oggi quel sogno Gabriele Carrus, muraverese di 38 anni, lo sta realizzando: a gennaio inizierà a girare il suo primo film.

«Sei mesi fa – spiega Carrus - mi è stato proposto di dirigere e produrre un film tratto da un’opera dello scrittore Giovanni Firinu, il romanzo "Il riscatto”. Adesso, dopo mesi di progettazione, è in fase di produzione».

Il film, sceneggiato da Massimo Mazzoni, sarà girato nelle zone del lago Omodeo e sarà sostenuto, fra gli altri, dai Comuni di Sorradile, Ardauli, Neoneli e Busachi.

Carrus ha esordito nel mondo del cinema lo scorso anno con “Solo Pietre”, un breve docufilm ambientato nel 1940 tra le miniere di Villasalto e i luoghi più suggestivi del Sarrabus e del Gerrei. L’opera ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale: tra i tanti un premio al festival Abu Dhabi International Film e un altro al Queen City film festival (Cincinnati, Ohio).

Adesso il primo vero film, della durata di oltre un’ora: «C’è tanto sacrificio dietro – aggiunge Carrus – mi auguro di fare un buon lavoro. Il mio obiettivo è anche quello di promuovere la Sardegna. Con il docufilm Solo Pietre penso di esserci riuscito, ora una nuova scommessa”. Diverse le associazioni del territorio che hanno aderito al nuovo progetto per un supporto “attivo e molto prezioso».

Le riprese dovrebbero andare avanti per tre mesi. Intanto il prossimo 7 dicembre a Muravera (nella sede di Radio La Voce) il regista selezionerà figuranti femminili e maschili di ogni età per i prossimi film da girare i Sardegna.

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