È nato e cresciuto a Correggio, centro nel cuore dell'Emilia, incastonato tra Modena, Carpi e Reggio.

Da dieci anni un pezzo del cuore di Marco Ligabue batte anche in Sardegna, ad Alghero, dove ha una compagna e una figlia. Cantautore e fratello di Luciano, classe 1970, Marco è una persona che travolge fin dal primo incontro con un sorriso contagioso e per l'incredibile energia.

È un entusiasta della vita e la passione per la musica ce l'ha nel sangue.

Da gennaio a oggi ha collezionato oltre cento concerti in giro per lo Stivale e domani sarà in Sardegna, a Decimoputzu, per la centodecima data in calendario di questo suo tour, unica tappa sarda prevista quest'anno nell'Isola.

Il 10 marzo scorso è stato pubblicato il suo terzo album da solista "Il mistero del Dna", che rispetto ai due precedenti, Mare dentro, pubblicato nel 2013, e Luci - Le uniche cose importanti, uscito nel 2015, ha un'anima molto più rock.

"Le storie raccontate in questo terzo disco sono tutte vere. Negli ultimi anni", chiarisce Marco, "ho avuto la fortuna di girare tanto, di conoscere tante storie, tante vite, tanti Dna. Sono rimasto molto colpito dai diversi punti di vista delle persone, dal loro differente modo di emozionarsi e di vivere la vita".

All'interno di quest'album ci sono due canzoni che lo rispecchiano in modo particolare: "Una è Spirito libero, perché da sempre sono uno che non insegue le mode, ma solo ciò che mi dice il mio cuore. Nella vita sembra tutto molto convenzionale. A volte si tende a far le cose più rassicuranti. Io, invece, faccio ciò che mi fa star bene e che mi emoziona. L'altra canzone è Cuore onesto, perché avendo la fortuna di far musica, ho avuto modo di poter conoscere tante bellissime persone durante i miei concerti in giro per l'Italia, che sono impegnate in onlus, associazioni o semplicemente che si adoperano per far qualcosa di buono per chi hanno vicino. Credo che sia giusto raccontare anche le cose belle che avvengono e ci sono in Italia. Perché c'è ancora chi ha voglia e volontà per aiutare gli altri. E, per fortuna, ci sono ancora tanti cuori onesti anche in Italia".
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