«Sono molto felice in quest’ultimo periodo».

Mahmood, reduce dal sesto posto a Sanremo con Tuta Gold, che sta raccogliendo streaming da record, si racconta a Verissimo: «Ovviamente da gennaio non c’è stato tempo per l’amore, ora si deve lavorare e battere il ferro finché è caldo, però sono felice. Io anche quando non soffrivo trovavo il modo di soffrire perché in realtà sono uno che ha sempre bisogno di complicare tutto». Tanto che ha fatto un percorso di psicoterapia: «Ci sono andato e ne parlo tanto nel disco, mi ha aiutato a sbloccare delle cose che avevo dentro di me».

Da due giorni è uscito Nei letti degli altri, il suo terzo album in studio, pubblicato dalla Island Records. «C’è molto di me questa volta, forse più delle altre volte - ha detto a Silvia Toffanin - credo che questo disco sia il più empatico che abbia mai scritto finora, perché in questi ultimi due anni e mezzo sento di essermi evoluto a livello sentimentale».

Il cantante 31enne, originario di Orosei, ha raccontato anche della terribile esperienza dell’incendio alla Torre dei Moro a Milano, il grattacielo di 18 piani nel quartiere Vigentino che il 29 agosto 2021 prese fuoco e dove lui aveva affittato un appartamento: «È stato terribile. Era la mia prima casa in affitto, la prima indipendenza. Sono dovuto tornare a casa di mia madre. In quel momento ero a casa con due miei amici, una di loro si è accorta di quanto stava accadendo guardando l’ombra del palazzo».

(Unioneonline/D)

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