“Quello che è stato detto non è vero. Viene da una persona che, purtroppo per lei, non ha più l’onore di lavorare nel nostro team”. Un team che “viene trattato al meglio dal proprio datore di lavoro”. Ovvero Gianluca Vacchi.

Parola di Laura Siazzu, donna sarda alle dipendenze del facoltoso imprenditore star dei social, che assieme a sette suoi colleghi ha deciso di registrare un video per spiegare “come si lavora davvero al servizio del ‘dottore’” e smentire così le rivolte a Vacchi da una sua ex colf filippina, che avrebbe anche presentato un atto di citazione civile per chiedere un risarcimento per “straordinari non pagati” e altre rimostranze relative al suo periodo di lavoro presso “Mr. Enjoy”, compreso il servizio nella sua casa in Sardegna.

"Tutto falso”, spiegano Laura Siazzu e i suoi colleghi. “Il nostro tempo qui non trascorre tra una frustata e un insulto”, ironizzano. Aggiungendo: “Lavoriamo per una bellissima famiglia e ci sentiamo noi stessi parte della famiglia. Il dottore a volte si arrabbia? È normale che un datore di lavoro lo faccia. Ma poi, se alza la voce, ha sempre l’umiltà di chiedere scusa. E quando ha bisogno di qualcosa ha sempre l’educazione di chiedere per favore”, spiegano i dipendenti nel video. 

"Nessuno – prosegue poi Laura Siazzu – ci obbliga a fare video su Tik Tok o a portare una divisa. Anzi, nessuno di noi indossa nemmeno il grembiule. Siamo qui per lavorare, ma riusciamo anche a divertirci”. Quanto agli straordinari non pagati: “Altra cosa falsa”, precisano. 

E ancora: “Nessuno ci ha costretti a fare questo video – precisano Laura e i suoi colleghi -, anzi è fatto a sua insaputa, perché in questo momento è via. Ma ci tenevamo. Perché – ripetono in coro - con il ‘dottore’, la signora (Sharon Fonseca, ndr) e la piccola Blu ci sentiamo come fossimo tutti un’unica grande famiglia”. 

(Unioneonline/l.f.)

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