Un ritorno sul grande schermo come quello di Pedro Almodóvar sa tenere sempre sull’attenti. Compiuti ormai settantaquattro anni, il regista più popolare del cinema spagnolo - autore di pellicole indimenticabili come “Tutto su mia madre” e “Parla con lei” - ha ricevuto l’approvazione internazionale affrontando la sfera delle relazioni umane con uno sguardo intimo e delicato, che anche nei rapporti più controversi e nelle passioni estreme trova sempre una propensione al lirismo e al tocco poetico. Dopo una carriera lunga e imperlata di riconoscimenti, fra cui due premi Oscar e due Golden Globe, il cineasta ha conquistato per la seconda volta la Mostra del cinema di Venezia con “La stanza accanto”; uno struggente ritratto sull’amore e la vita che vede come protagoniste le star internazionali Julianne Moore e Tilda Swinton. Tratto dal romanzo di Sigrid Nunez “What Are You Going Through”, il film si concentra sulle storie personali di Ingrid e Martha, una reporter di guerra e una romanziera autobiografica tornate insieme per condividere l’alloggio in una riserva naturale nel New England.

Puntando una lente su tematiche come il dolore e la morte, il significato profondo dell’amicizia e il sesso si porranno come unica soluzione ad una vita lastricata di sofferenze. Dalla sinossi ufficiale possiamo cogliere ulteriori dettagli: «La stanza accanto segue Ingrid (Moore) e Martha (Swinton), che erano molto amiche in gioventù quando lavoravano alla stessa rivista. Ingrid è diventata una scrittrice di romanzi d'autore, mentre Martha è diventata una reporter di guerra, e le circostanze della vita le hanno separate. Dopo anni di lontananza, si incontrano di nuovo in una situazione estrema ma stranamente dolce».

Come anticipato mesi addietro dalla Swinton, la pellicola è la naturale continuazione di “Dolor y Gloria”, film presentato a Cannes nel 2019 con Antonio Banderas e Penelope Cruz. A tal proposito, affermò in una passata intervista: «È la diretta continuazione nel senso che si tratta di amicizie mature, di come ci sostengano e di quanto ne abbiamo bisogno in questo periodo della vita».

Oltre ad essere il secondo progetto che vede collaborare l’attrice insieme al regista, dopo il lavoro compiuto nel cortometraggio “The Human Voice”, “La stanza accanto” è anche la prima pellicola firmata da Almodóvar ad esser stata recitata in lingua inglese. Durante la kermesse veneziana, il director è tornato su alcuni dei temi esistenziali affrontati nel film; su ciò che pensa della morte, ha dichiarato ad esempio: «So che tutti dobbiamo morire a un certo punto e lo accetto. Per alcune persone è più difficile, io nella mia vita l'ho affrontato varie volte e ho sostenuto i miei conoscenti, ma credo che dobbiamo parlare di vita. Il film parla di autodeterminazione e del diritto di decidere come morire. La scelta della casa nel bosco è come un'avventura per la mia Martha, una celebrazione della sua vita». 

Atteso nelle sale italiane il 5 dicembre, “La stanza accanto” è tornato al centro delle discussioni dopo la recente intervista alla Swinton per la rivista Elle. Con grande sorpresa, la star ha anticipato che il film potrebbe trattarsi della sua ultima apparizione: «Ho sempre pensato che ogni film sarebbe stato il mio ultimo. Non volevo portare sfortuna perché mi sono divertita molto dall'inizio alla fine. Ho sempre pensato: beh, questo è un buon film per uscire dal gioco. Smettiamo finché siamo in tempo. E oggi lo sento. Sento che La stanza accanto è l'ultimo film che faccio. Vediamo se succede qualcos'altro».

Pur avendo fatto un’affermazione di questo tipo, l’attrice risulta essere già in corsa per il nuovo film diretto da Apichatpong Weerasethakul, le cui riprese sono attese per il 2026. Oltre a ciò, la vedremo comparire il prossimo anno anche nel film “The Ballad of a Small Player” di Edward Berger. Nel frattempo, in vista della prossima edizione agli Oscar, sia la Swinton che la collega Moore potrebbero concorrere entrambe per la statuetta come miglior attrice protagonista, dopo l’accalorato consenso da parte della critica ricevuto nelle passate anteprime. Con la campagna marketing martellante che sta portando avanti la Sony Picture Classic, è lecito aspettarsi buone notizie in proposito; non rimane perciò che rimanere vigili in attesa di tutte le prossime informazioni.

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