E' considerata la madre africana della danza contemporanea. La Biennale di Venezia nel 2021 le ha consegnato il leone d'Oro alla carriera. Germaine Acogny sarà sabato al Teatro Verdi di Sassari, dove alle 20.30 si esibirà nello spettacolo “Hommage aux ancetres” (omaggio agli antenati) per il festival della danza d’autore “Corpi in movimento”, organizzato dall'associazione Danzaeventi.

La grande ballerina e coreografa franco-senegalese presenterà in prima nazionale ed europea un’opera in cui descrive l'importanza di rispettare gli avi e la necessità di essere in contatto con loro per farsi guidare e proteggere. Un atto d’amore verso i progenitori che trova il suo medium nella danza, attraverso un corpo che parla con grande sensibilità permettendo agli sguardi del pubblico di percepire la profonda connessione spirituale.

Con i suoi ritmi e le movenze ancestrali, in “Hommage aux ancetresGermaine evoca anzitutto il rapporto difficile con il padre che, divenuto cristiano, rompe nettamente il rapporto con la religione animista, entrando in contrasto con la madre Aloopho. L’eredità spirituale si spezza perché il genitore si rifiuta di trasmettere alla figlia questo antico potere della tradizione. Alla fine i conflitti con il padre si dissolvono. Ma per Germaine i morti non sono morti: sono nel vento, nei fiori, nell'acqua. Sono con noi. Lei crede fortemente che le storie di ognuno sopravvivano nei corpi, e che nella danza si possano esprimere le voci più arcane della propria terra, per comunicarne la cultura, la politica e l’identità.

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