L’onda #metoo travolge anche il mondo dei videogiochi. E a dover rispondere per una vicenda legata a presunte molestie sessuali è uno dei principali colossi mondiali del settore, Ubisoft, che ha all’attivo celebri titoli fra i quali la saga di Assassin's Creed fino a quelle di Far Cry, Tom Clancy e Rayman.

La bufera, scoppiata dopo un'inchiesta del quotidiano francese Libération, ha travolto alcuni dei principali vertici dell'azienda: dal direttore creativo e numero 2 del gruppo, Serge Hascoët, al responsabile degli studios canadesi, Yannis Mallat, e persino la direttrice delle risorse umane, Cécile Cornet. I tre hanno già rassegnato le dimissioni. E poche settimane fa era toccato ai vicepresidenti Maxime Béland e Tommy François, braccio destro di Hascoët.

Le accuse, sulle quali l'azienda ha già avviato un'inchiesta interna, riguardano "battute sessiste", "aggressioni" e persino "violenze sessuali".

L'azienda francese, che l'anno scorso ha superato i 2 miliardi di dollari di fatturato, proprio ieri ha presentato i nuovi e attesissimi titoli: Far Cry 6, Watch Dogs Legion e Assassin's Creed Valhalla, che uscirà nel novembre prossimo.

(Unioneonline/v.l.)
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