«Ciao, sono io, Jolanda, la figlia brutta...».

Comincia così il post sfogo di Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e di Francesco Renga. Genitori ai quali la 18enne è messa costantemente in relazione, con commenti negativi e totalmente fuori luogo sul suo aspetto fisico.

«Sei brutta è una cosa che mi dico sempre – racconta -, da quando sono piccola, quando mi vedo allo specchio, quando mi vedo nelle foto: sei brutta, hai il naso brutto, il sorriso brutto, il neo brutto, le gambe brutte, tutto brutto».

«Il mio sogno, per fortuna, non è essere bella e neanche la sosia dei miei genitori – continua - In realtà il mio desiderio più grande nella vita è fare delle cose che contano, cose importanti e mi piacerebbe tentare di migliorare un po’ il mondo. Sono felice e anche orgogliosa di me stessa perché posso dire che ogni giorno, nel mio piccolo, tento di fare qualcosa e cerco sempre di dare il massimo in quello che faccio, quindi penso che questo mi renda una bella persona. Ho sempre pensato che le cose importanti fossero quelle che non possiamo vedere: io tengo molto di più alla mia anima che alla mia faccia e al mio aspetto, perché quello non resterà per sempre, invece il mio cuore e la mia anima saranno quelli per tutta la vita e quindi preferisco siano loro ad essere belli e puliti».

E ancora: «Penso che finché la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla, perché sono abbastanza sicura che non si possa dire di me che io sia cattiva oppure egoista o insensibile. Io vorrei parlare a quelli che si sentono un po’ come me: vorrei dirvi che siete tanto speciali e che finché avrete cura e rispetto di voi stessi e degli altri, brillerete sempre di una luce diversa. Le persone buone e gentili sono belle davvero, quindi vorrei dire a voi di non permettere a quelle persone di cambiare questa parte così speciale e unica: imparate invece ad apprezzarla e a renderla un punto di forza».

Commossa mamma Ambra: «Tu il mondo lo hai già migliorato, semplicemente decidendo di esserci. È da quando sei nata che cerco di essere “brutta” come te. Follemente tua, amore».

(Unioneonline/D)

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