«So solo una cosa in italiano: "Ti acchiapp’alla cravatta”. Vuol dire: ti prendo per il collo e me l’ha insegnata il mio amico Franco Columbu».

Così Arnold Schwarzenegger, che in un’intervista al Corriere della Sera ha voluto ricordare l’amico sardo, conosciuto in America quando entrambi erano star del body building, morto nell’agosto 2019.

«Vivevo con lui e diceva sempre: ti acchiapp’alla cravatta», ha spiegato l’attore, nel corso della presentazione di “Fubar”, la nuova serie che lo vede protagonista su Netflix, assieme all’attrice italo-americana Monica Barbaro.

E, nella stessa, ha confessato di essere molto diverso dai ruoli da duro che hanno caratterizzato la sua carriera. «Il protagonista di Fubar – ha detto - ha lavorato per la Cia un numero infinito di anni, ha affrontato rischi incredibili. Vuole ritirarsi e andarsene in giro con la sua barca e riconquistare la moglie che lo ha lasciato quindici anni prima. Nella vita reale, invece, io non andrò mai in pensione. Io continuerò finché non ce la farò più. Perché lavorare mi dà gioia. Che gioia straordinaria svegliarsi tutte le mattine per girare questa serie a Toronto per quattro mesi e mezzo. Episodio dopo episodio: le scene, l’azione, le pistole, è come tornare bambino. Correre, saltare da un edificio di tre piani, guidare come un pazzo in moto o in auto, che divertimento... E quando finisci vai a una conferenza per l’ambiente, o vai a una conferenza contro l’odio. Per me – conclude Schwarzenegger – la vita è eccitante e non ho alcuna intenzione di andare in pensione. Punto».

(Unioneonline/l.f.)

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