Il film "Figlia mia" di Laura Bispuri, ambientato nella nostra Isola, è tra i dieci lungometraggi scelti per partecipare al concorso del prossimo Festival del cinema di Berlino.

Si tratta della seconda opera della Bispuri (il debutto era stato con "Vergine giurata", nomination per l'Orso d'oro nel 2015) e racconta la storia di una bambina divisa tra due madri. Una adottiva che l'ha cresciuta con amore e devozione per dieci anni e quella naturale che per caso e per istinto giunge a reclamarla.

Tutta la trama è ambientata nella Sardegna contemporanea. Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo film e Alessandro Usai e Maurizio Totti per Colorado Film con Rai Cinema, il film uscirà in sala in Italia a febbraio distribuito da 01 Distribution e per l'estero da The Match Factory.

Il film ha ottenuto il sostegno di Eurimages, del MibacT - Direzione Generale Cinema, della Regione Sardegna e il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

È la prima volta dalla nascita della Film Commission sarda che un film realizzato nella nostra regione entra in concorso alla Berlinale: la Fondazione ha seguito la nascita di questo progetto sin dal 2013, invitando la regista Laura Bispuri a scoprire la Sardegna con una serie di scouting e di incontri sul territorio con la comunità delle novenanti del Sud Sardegna e della Barbagia.
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