Si rinnova da martedì prossimo all'11 marzo alla Cineteca Sarda a Cagliari, l'appuntamento con Al Ard Doc Film, il Festival del cinema arabo-palestinese giunto alla 14esima edizione.

Un'edizione che si preannuncia ricchissima e che prevede un'anteprima a Macomer sabato 5 e domenica 6 marzo, e altre proiezioni a San Sperate l'8 e il 10 marzo.

Sono 32 film in concorso (più l'omaggio al Kurdistan con la proiezione fuori concorso di "This was Hasankeyf "del regista italiano Tommaso Vitali, sottotitolati in italiano ed inglese.

La locandina del festival Al Ard
La locandina del festival Al Ard
La locandina del festival Al Ard

Anche quest’anno sono numerose le produzioni di giovani registi palestinesi da Gaza e dalla Cisgiordania che mostreranno nuovi modi di vivere e resistere sotto l’occupazione e i lavori di registi arabi e europei che si sono confrontati con la complessa realtà dell'area nelle sue diverse sfaccettature.

Tra i temi affrontati le tematiche di genere, cui è dedicata l'intera giornata dell'otto marzo, con "Stitching Palestine" (Ricucire la Palestina) della regista libanese Carol Mansour, dove 12 donne palestinesi riflettono sulle loro storie e la loro vita prima della diaspora.

Non mancano riflessioni sui prigionieri politici come in "Open Life Sentence" (L'ergastolo), del regista palestinese Fayek Jarada, racconta il caso di Karim Yunus Dean, prigioniero politico per oltre trent'anni che ha lasciato testimonianza, all'uscita di prigione, della sua esperienza e che è stato arrestato nuovamente durante le riprese del documentario.

Altri temi affrontati sono le migrazioni, la disabilità, le tecniche di controguerriglia israeliane e i danni permanenti sui giovani palestinesi e la religione
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