Anche la madre della cantante lucana Arisa figura tra gli indagati dell'inchiesta "Il canto delle sirene", avviata a Potenza sulle percezioni indebite di pensioni di invalidità e assegni di accompagnamento ai danni dell'Inps.

La notizia, anticipata dalla trasmissione tv "Mattino Cinque", ha trovato conferma negli ambienti giudiziari. Assunta Santarsiero, questo il nome della mamma di Arisa, secondo quanto emerge dagli atti dell'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e che ieri ha portato a cinque arresti domiciliari eseguiti dalla Squadra mobile del capoluogo lucano, e a 40 indagati complessivi, avrebbe ottenuto la condizione di invalidità civile e i benefici dell'indennità di accompagnamento "fingendosi affetta da gravi patologie - ha scritto nell'ordinanza il gip Lucio Setola - tali da renderla incapace di attendere autonomamente agli atti quotidiani della vita senza un'assistenza continuativa".

La donna nel 2017 fu "accompagnata dal marito e trasportata su carrozzina" nel Tribunale di Potenza, "perché non in grado di camminare autonomamente" e "al momento dell'esame clinico si dimostrò impossibilitata a provvedere ai suoi elementari bisogni e a svolgere gli atti quotidiani della vita senza assistenza", "traendo così in inganno" il perito nominato dal giudice del Tribunale civile.

Secondo gli investigatori, però, "la visita sulla sedia a rotelle era evidentemente tutta una messinscena": dai pedinamenti degli agenti della Squadra mobile è infatti emerso che la donna sarebbe stata "in grado di uscire da casa da sola e di muoversi autonomamente, portandosi persino nel terreno adiacente alla sua abitazione per dedicarsi ai lavori dei campi senza aver bisogno di essere accudita da alcuno e senza documentare difficoltà deambulazione".

Per lei, dunque, l'accusa è di truffa in concorso.

(Unioneonline/v.l.)
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