Esperimento interessante al Comunale di Sassari con “Giselle around Le Villi”
Il pubblico ha seguito con attenzione l'ibrido opera lirica-ballettoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una voce recitante all'inizio, il balletto e poi il canto lirico. Un mix coraggioso e innovativo quello proposto al Comunale di Sassari con “Giselle around Le Villi”, prodotto dall'ente de Carolis con il Teatro del Giglio-Giacomo Puccini di Lucca. La fusione di storia e musiche del balletto Giselle di Adam e dell'opera Le Villi di Puccini è compressa in poco più di 100 minuti che hanno tenuto desta l'attenzione e l'interesse degli spettatori.
Le scene, curate come la regia da Alberto Gazale, hanno accentuato la dimensione onirica del dramma che vede Anna (il soprano Anastasia Boldyreva) abbandonata dal fidanzato Roberto (il tenore Carlo Ventre) morire di dolore e poi tormentare come spirito l'amato, con l'aiuto delle Villi, una sorta di janas, evocate dal padre di Anna, Guglielmo, interpretato dallo stesso Gazale. Il continuo rimando tra opera e balletto (ben riuscita e ben interpretata la coreografia di Luigia Frattaroli), tra cantanti e ballerini, ha dato intensità alla storia.
Magari non sempre la narrazione ibrida risulta fluida, ma è indubbio il fascino della coraggiosa operazione portata avanti grazie anche alla sensibile direzione di Beatrice Venezi, a suo agio con l'orchestra dell'ente de Carolis.
Di sicuro è un nuovo sentiero che vale la pena percorrere ancora, anche perché non ha più senso mantenere immutate nelle forme espressive opere di oltre un secolo fa che corrono il rischio di non riuscire più a comunicare efficacemente con le nuove generazioni.