David di Donatello, Elio Germano Miglior attore con “Berlinguer”: «Un’opera incredibile»
Geppi Cucciari in nomination ma vince Valeria Bruni Tedeschi. Statuetta a Timothée Chalamet che cita Totti, trionfa Vermiglio(Ansa)
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Tappeto rosso in uno dei posti più suggestivi di Cinecittà, la Roma Antica set permanente di circa quattro ettari: inizia qui la Settantesima edizione dei David di Donatello in diretta su Raiuno, condotta da Elena Sofia Ricci e Mika. Poi si passa nello studio 5 di Federico Fellini dove parte la cerimonia di premiazione. In sala Timothée Chalamet, il “Bob Dylan” che ha ricevuto un David speciale per il 70/o anniversario. «Sento una connessione profonda con questo Paese e sono grato alla comunità cinematografica italiana», ha detto l'attore americano con cittadinanza francese, accompagnato dal padre e dalla fidanzata Kylie Jenner, citando pure Francesco Totti. «Mi sento umile di fronte a questo premio, per me è un onore incredibile riceverlo in Italia, un paese la cui cinematografia mi ha dato molto».
Per il Miglior film trionfa Vermiglio di Maura Delpero, «un film silenziosamente anti-militarista».
Per gli attori Elio Germano è il miglior protagonista in Berlinguer – La grande ambizione: «È stata un'opera incredibile, volevamo raccontare tanto del nostro Paese, storie che non si trovano sui libri. Storie di uomini e di donne che hanno lottato tanto. È grazie al movimento operaio, al movimento femminista se oggi abbiamo alcune conquiste, voglio dedicare il premio a tutti loro».
Il David come attore non protagonista va a Francesco Di Leva per Familia di Francesco Costabile. Ferzan Ozpetek riceve poi il David per il pubblico con Diamanti, film campione di incassi. In sala una Geppi Cucciari commossa, in corsa per lo stesso film come attrice non protagonista. Ma a “strapparle” la statuetta è Valeria Bruni Tedeschi per L'Arte della gioia di Valeria Golino, che vede premiata anche Tecla Insolia come Miglior attrice protagonista.
Ancora Miglior regista esordiente Margherita Vicario, un David alla Carriera per Pupi Avati e un David Speciale per Ornella Muti e Giuseppe Tornatore.
Piccolo incidente durante l’esibizione di Riccardo Cocciante: il cantante sbaglia il testo di “Era già tutto previsto” , classico usato anche nel film di Sorrentino “Parthenope“, si alza, va via, poi torna. «Non vado avanti, la vorrei rifare», spiega al conduttore Mika. «È tutto dal vivo, può succedere». E la seconda esibizione è quella buona.
(Unioneonline)