Daniele Bossari, 47 anni, con un lungo post sui social svela il lungo periodo di sofferenza, tra chemio e radioterapia, che ha trascorso dopo aver scoperto di avere un tumore alla gola.

“Il primo lunedì di settembre è il giorno in cui molti ricominciano la propria attività. Ma per me, il ritorno alla semplice routine quotidiana, assume oggi un significato di rinascita — racconta il conduttore tv e radio, vincitore del Grande Fratello Vip nel 2017 —. Per spiegarvi cosa mi è successo, utilizzo il dodicesimo arcano dei tarocchi: ‘l’appeso’, perché rappresenta perfettamente la condizione in cui mi sono ritrovato. Mi è apparso in sogno in una notte di primavera, mentre cercavo di dare un senso alla sofferenza fisica che stavo provando durante i mesi di chemio e radioterapia, per curare un tumore alla gola. Sono vivo e ve lo posso raccontare”.

“Nell’impossibilità di sfuggire al dolore, ho dovuto accettarlo – continua -. Appeso al filo del destino, ma con totale fiducia nella scienza medica, ho attraversato la tempesta. Mentre i medici curavano il mio corpo, cercavo di curare la mia anima mettendo in pratica quegli insegnamenti dettati da tutti i libri letti, i testi spirituali, le meditazioni. La ricerca interiore doveva trovare un senso a quello che mi stava capitando. ‘L’appeso’ è colui che si svuota per divenire recipiente di forze luminose. Questa malattia ha rappresentato per me una potentissima forma iniziatica, obbligandomi a disintegrare il mio ego, sgretolando ogni certezza, permettendomi di revisionare la scala dei valori: quali sono le vere priorità? La prima è l’amore”.

Legato alla showgirl svedese Filippa Lagerbäck dal 2001, l’ha sposata il primo giugno del 2018. Nel 2003 hanno avuto una bambina, Stella

La moglie e la figlia gli sono state più vicine che mai, ricorda Bossari, ringraziandole per “l’amore che ho ricevuto dalla mia famiglia e dalle persone a me care. L’aiuto, la presenza, il sacrificio di chi mi é stato accanto. E poi l’amore per la vita in sé. Di fronte alla paura della morte ogni cosa diventa più vivida. A volte bisogna attraversare il dolore per comprendere la felicità. Ora lo so bene. Voglio ringraziare i medici e lo staff dell’Ospedale San Raffaele di Milano, la mia famiglia e gli amici che con pazienza mi sono stati vicini in tutti questi mesi, dandomi la forza di affrontare questa battaglia. Avrò modo di dirvi tutto, perché penso che la condivisione del racconto dia conforto a chi sta passando momenti delicati simili al mio, e allo stesso tempo mi aiuta ad alleggerirmi, lasciando spazio ad una vita nuova. Grazie a tutti voi per l’affetto”.

(Unioneonline/D)

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