Un appuntamento immancabile per il periodo di Natale è il rewatch dei due film di “Mamma ho perso l’aereo”, serie cinematografica diretta da Chris Columbus - divenuto altrettanto noto per i primi due film della saga di “Harry Potter” - che ha favorito il successo planetario del bambino prodigio Macaulay Culkin, col debutto del primo episodio uscito nel 1990.

Ad oltre trent’anni di distanza, l’immaginario reso possibile dal mondo di “Mamma, ho perso l’aereo” - fra un’atmosfera natalizia tipicamente americana, le indimenticabili musiche di John Williams e l’esilarante duo di scassinatori Harry e Marv, interpretatati da Joe Pesci e Daniel Stern - continua a tenere uniti amici e parenti resistendo sul podio dei migliori film da vedere insieme gli ultimi giorni dell’anno.

Come molti ricorderanno, il successo riscontrato all’epoca fu tale da favorire al piccolo Culkin una notorietà fuori dal comune. Solo pochi anni dopo tuttavia - sia per alcuni insuccessi commerciali sia per la battaglia legale scoppiata fra i genitori sulla sua custodia, specie dopo lo sperpero di tutto il suo patrimonio messo in atto dal padre - il giovanissimo talento iniziò a comparire sempre meno sulla scena, rimanendo ugualmente impresso nel ricordo di milioni di spettatori per quel suo sensazionale esordio.

E negli anni si son certo raccolti moltissimi retroscena sulla nascita e sviluppo dei due film. Col sequel uscito due anni dopo dal titolo “Mamma, ho riperso l'aereo - mi sono smarrito a New York”, il piccolo Kevin Mccallister passerà dal rimanere solo in casa a prendere un volo sbagliato per poi ritrovarsi fra le strade della Grande Mela. In attesa dei suoi genitori troverà alloggio presso il “Plaza Hotel”, da lui stesso definito: “l’albergo più eccitante di New York”.

Ebbene, ai tempi delle riprese il proprietario dell’edificio fu nientemeno che il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che acquistò nel 1988 per l’impressionante cifra di 407,5 milioni di dollari. Quando la produzione chiese il permesso per effettuare le riprese, la risposta di Trump fu quella di dare il via libera a patto di apparire nel film in un breve cameo.

Ricordando quanto raccontato da Chris Columbus per conto di Business Insider: «Come la maggior parte dei luoghi a New York City, paghi semplicemente una tariffa e ti è permesso di girare in quel luogo. Abbiamo contattato il Plaza Hotel, di proprietà di Trump all'epoca, perché volevamo girare nella hall. Non potevamo ricostruire il Plaza in un set cinematografico. Trump disse “ok”. Abbiamo pagato la tariffa ma disse anche: l'unico modo in cui potete usare il Plaza è che io sia nel film».

Pur volendo inizialmente tagliare il cameo dal montato finale, le cose finirono diversamente: «Abbiamo accettato di inserirlo nel film, e quando l'abbiamo proiettato per la prima volta è successa la cosa più strana: la gente ha applaudito quando Trump è apparso sullo schermo. Quindi, dissi al mio montatore: lascialo nel film, è un momento per il pubblico. Ma lui si è realmente imposto nel film». Interessante a questo proposito ricordare come nel 2021 Culkin abbia partecipato ad un appello per far rimuovere l’ex presidente dalla pellicola. Durante il burrascoso polverone mediatico in cui Trump ha rischiato perfino l’impeachment, fece colpo su Twitter la proposta di cancellare con un edit digitale il personaggio pubblico. E come riportato al tempo da We Got This Covered, anche lo stesso Culkin prese parte attiva alla questione rendendola così ancora più legittima.

Più di recente, a distanza di ben trentatré anni dall’uscita del primo film, Culkin s’è riunito nuovamente all’attrice Catherine O'Hara - interprete di Kate McCallister, madre di Kevin - ricevendo una stella sulla Hollywood Walk Of Fame. Le dichiarazioni della O’Hara, anche dopo tutti questi anni, non possono far altro che tessere le sue lodi: «La ragione per cui le famiglie in tutto il mondo non riescono a far passare un anno senza rivedere “Mamma, ho perso l'aereo” tutti insieme si chiama Macaulay Culkin. So che hai lavorato duramente, so che lo hai fatto, ma sembrava che recitare per te fosse la cosa più naturale nel mondo. Macaulay, congratulazioni. Ti meriti questa stella sulla Hollywood Walk of Fame. E grazie per avermi inclusa nelle celebrazioni, io, la mamma finta che ti ha dimenticato a casa da solo non una ma due volte. Sono così fiera di te!».

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