Prosegue il Bflat Jazz festival, giunto alla 8° edizione, che ha visto un cartellone di grandi nomi della musica internazionale, come Matt Bianco, Fabio Concato e i grandi jazzisti americani.

Questa sera, giovedi 2 dicembre, alle 21 sul palco dello storico Jazz Club di via del Pozzetto è la volta di Johnny O’Neal Trio leggenda del jazz, tra i più talentuosi discepoli di Oscar Peterson.

Finezze armoniche, dinamiche e timbriche, con trasfigurate allusioni ai grandi del passato e un concetto di arrangiamenti di sicuro effetto melodico: tutto questo e molto altro è l'arte di Johnny O'Neal.

Omaggio alla mitologia delle sonorità afro-americane del pianista neo-bop di Detroit, nella cui "palette" spiccano i tributi a Frank Sinatra, Oscar Peterson e Art Tatum, ma anche a Nat King Cole, senza che sui leggii manchino Monk, Ellington, Errol Gardner oltre ad Al Jarreau, Whitney Houston e Chaka Khan.

Il punto più alto della sua carriera è stato probabilmente l'interpretazione di Art Tatum nel film "Ray".

Principalmente noto negli anni Ottanta come il pianista di Art Blakey, e come “sideman” di molti altri grandi artisti, oggi conferma di essere un artista a "tutto tondo", un vero intrattenitore, capace di incantare sia suonando che cantando.
Un grande raccontatore, come solo i grandi artisti che hanno fatto la storia e che incarnano un certo tipo di tradizione sanno fare.
Jazz, swing, blues, conoscenza enciclopedica della tradizione. A New York, dove è tornato ad animare le serate nei principali jazzclub, viene chiamato "the Talk of the Town" (la voce della città).

Sul palco del Bflat si esibirà con Mark Lewandowski al contrabbasso e Itay Morchi alla batteria.

L.P.

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