Una performance unica che ibrida insieme musica e teatro, in cui ogni brano non è che un altro atto della narrazione: sabato 1 novembre al Teatro Massimo il cantautore e polistrumentista Eugenio Finardi ritorna nel capoluogo con "Voce Umana – Uno Spettacolo Intimo tra Musica e Parole", piece-concerto in compagnia del chitarrista Giuvazza Maggiore con la regia di Marco Caronna. L'appuntamento è per le 21, con l'organizzazione dell'associazione culturale Il Jazzino.

Dopo un nuovo colpo messo a segno con l'uscita del ventesimo album "Tutto", pubblicato a maggio di quest'anno e ritenuto forse l'ultimo della sua carriera prima del meritato ritiro, Finardi torna sabato sui legni del Massimo con uno spettacolo articolato in una serie di "quadri", composti ciascuno da un monologo e una canzone, in un percorso che va in crescendo tramite le riflessioni, gli aneddoti e le memorie contenute in ogni quadro, accompagnati con maestria dalle rispettive canzoni. Un "viaggio nel potere della voce", la quale ispira, consola e lenisce, ma può anche turbare: e le voci sono quelle degli amici e colleghi che hanno segnato la vita di Finardi e della musica tricolore in generale, come De André, Franco Battiato, Alice e Demetrio Stratos, in un omaggio a cinque decenni di condivisione di un'arte.

Ma c'è pure una novità assoluta in programma: verranno suonati in anteprima alcuni inediti del prossimo concept album firmato dal cantautore che, a dispetto di quanto sospettato, non ha nessuna intenzione di ritirarsi dalle scene. Sul palco con Finardi ci sarà il poliedrico chitarrista e sound designer Giovanni "Giuvazza" Maggiore, parte attiva dell'interpretazione teatrale e delle sonorizzazioni. Con brani scolpiti nella storia italiana, introspezione e riflessione su temi come il senso della vita, la casualità, l'amore e la spiritualità, lo spettacolo porta ogni quadro come un'esperienza multimediale.

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