Il film "Assassinio sul Nilo" di Kenneth Branagh, in cui l'attrice israeliana Gal Gadot interpreta il ruolo principale, è stato ritirato dai cinema in Tunisia dopo le proteste di attivisti filo-palestinesi.

Già proiettato in diversi cinema della Tunisia dal 9 febbraio scorso, il film, adattato dal romanzo di Agatha Christie, è stato ritirato dalle sale su ordine del Ministero della Cultura tunisino, come ha spiegato Kaouther Saida Chebbi, una delle leader della campagna di protesta.

"L'attrice principale di questo film è un'israeliana che è stata addestrata nell'esercito sionista e che sostiene la colonizzazione dei territori palestinesi", precisa Chebbi, riferendo della cancellazione, a seguito dell'annuncio del ministero, di una manifestazione di protesta già programmata per oggi davanti a un grande cinema di Tunisi, dove è stato proiettato il film.

La locandina di “Assassinio sul Nilo” è ancora visibile all'ingresso di alcuni cinema della capitale tunisina, ma diversi gestori hanno confermato che il film è effettivamente stato tolto dalla programmazione.

Nel 2017, la Tunisia aveva già bandito il film "Wonder Woman" sempre con Gal Gadot.

Il Paese nordafricano, che ha ospitato l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) di Yasser Arafat dal 1982 al 1994, mostra dunque un fermo sostegno alla causa palestinese e rifiuta qualsiasi normalizzazione delle relazioni con Israele, a differenza di diversi Paesi della regione che hanno recentemente firmato accordi con lo Stato ebraico.

Il film "Assassinio sul Nilo”, è stato bandito per le stesse ragioni in altri Paesi del Medio Oriente.

(Unioneonline/v.l.)

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