S’è creato un grosso carico d’aspettativa per l’uscita al cinema di “Alien: Romulus”. L’ultimo progetto cinematografico tratto dalla leggendaria saga horror/sci-fi a base di fughe disperate e cacce agli alieni ha visto la consegna del ruolo di director da Ridley Scott al giovane e talentoso Fede Alvarez, anche ricordato per l’ottimo rifacimento de “La Casa”.

Con l’intento di riportare il franchise al suo antico prestigio, la scommessa è stata quella di realizzare un titolo conservativo nella forma e audace nel contenuto, dando vita a una sintesi tra le emozioni conosciute col primo capitolo e il potenziale delle più moderne tecnologie. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, ha superato le previsioni più ottimistiche: “Alien: Romulus” ha registrato numeri sensazionali al suo debutto, salendo al podio della classifica nazionale nel weekend con l’incasso di 45,1 milioni di dollari e superando le previsioni iniziali che puntavano a un esordio più modesto di 20 milioni.

Un simile traguardo sancisce per la pellicola la seconda migliore apertura del franchise, e va ad occupare il primo posto detenuto fino alla scorsa settimana da “Deadpool & Wolverine”. Altro aspetto confortante è che il titolo ha saputo attirare buona parte del pubblico più giovane, oltre allo zoccolo duro di fan cresciuti insieme alla saga. I riscontri al box office segnano inoltre il miglior risultato della stagione estiva per il colosso Disney, col 42% degli incassi complessivi. Quanto ai numeri nei restanti mercati internazionali, il film ha ottenuto un’apertura altrettanto soddisfacente, con 66,7 milioni di dollari che sommati ai ricavi del mercato americano ammontano alla somma complessiva di 108,2 milioni di dollari.

Ambientato temporalmente tra il primo “Alien” del 79 e il sequel “Aliens” dell’86, “Alien: Romulus” ripropone il setting originale per approfondirne ulteriormente l’universo diegetico, in un futuro distopico dove le minacce provenienti dagli angoli più remoti del cosmo si mescolano agli oscuri interessi delle mega corporazioni.

Per scoprire qualche elemento essenziale della trama, la sinossi riporta i seguenti dettagli: «Questo thriller fantascientifico/horror riporta alle origini il fenomenale franchise di Alien: mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell'universo».

Oltre ad aver convinto il pubblico in sala, il titolo ha collezionato numerosi feedback positivi da parte della critica specializzata, che ha concordato nel riconoscerlo come un degno erede del franchise. Con oltre 95 recensioni scritte e circa l’80% di giudizi positivi, tra i commenti si legge ad esempio che il film: «Onora i suoi predecessori da incubo e allo stesso tempo riempie il petto di nuovi spaventi, Romulus inietta un po' di sangue fresco in uno dei grandi franchise horror del cinema».

E sul prossimo futuro? Sebbene non abbia ancora fatto incetta di riconoscimenti, Fede Alvarez sembra determinato a tornare il prima possibile dietro la cinepresa. Tra le sue prime scelte c’è quella di realizzare un nuovo capitolo di “Alien vs. Predator”, ma le condizioni perché il titolo veda la luce non sono semplici: l’unico modo per vederlo coinvolto nel progetto è quello di co-dirigerlo insieme a Tratchenberg, director di “Prey” uscito nel 2022 e prequel di “Predator”. Su questa possibilità, Alvarez ha rilasciato a Deadline le seguenti considerazioni: «Forse dovremmo fare come Tarantino e Robert Rodriguez hanno fatto con Dal tramonto all'alba. Io ne dirigerò una metà e lui un'altra metà». Le possibilità che il film venga realizzato dipenderanno inoltre dall’interesse che dimostrerà il pubblico e dagli esiti al botteghino di “Alien: Romulus”. Ma vista l’eccellente apertura di quest’ultimo, c’è da credere con una certa fiducia che la saga continuerà ancora a lungo e tornerà presto a farci tremare davanti allo schermo.

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