Ormai è tutto pronto per l’uscita ai cinema di “Alien: Romulus”, settimo film del franchise horror sci-fi che fin dall’epoca del primo “Alien” di Ridley Scott uscito nel 1979 continua ad impressionare e tenere col fiato sul collo milioni di inguaribili fan. Collocandosi tra gli eventi del film di Scott e il secondo “Aliens” di James Cameron - altro titolo divenuto negli anni un cult inossidabile - Romulus punta con la regia di Fede Alvarez a rilanciare la serie cinematografica per riportarla agli antichi fasti, dopo una fila di appuntamenti meno convincenti e un sostanziale calo d’interesse da parte del pubblico casual.

L’obiettivo è quello di recuperare lo spirito dell’opera originaria adattandola ai mezzi più moderni, attraverso le oscure vicende di un gruppo di colonizzatori spaziali alle prese ancora una volta con lo Xenomorfo, la forma di vita aliena più temibile mai concepita. Ma non di solo cinema vive Alien. È infatti nota ormai dalla fine dello scorso anno la notizia che vede Noah Hawley insieme all’emittente televisiva FX coinvolto nella realizzazione di una serie ufficiale. Avvalendosi del contributo straordinario di Ridley Scott, lo showrunner promette col suo nuovo progetto di mantenere intatte le stesse emozioni da cardiopalma vissute anzitempo sul grande schermo.

Dopo aver curato lo straordinario adattamento televisivo di “Fargo” ed essere approdato nel mondo supereroistico con la convincente “Legion”, Hawley è al momento impegnato in Thailandia per seguire le riprese, a seguito delle difficoltà riscontrate con la crisi pandemica e il successivo sciopero di attori e sceneggiatori dell’anno passato che hanno fatto slittare la data di debutto a un generico 2025. Sembrerebbe insomma che, malgrado l’inizio delle riprese fosse inizialmente programmato per il 2022, il team di sviluppo abbia finalmente trovato il giusto ritmo per procedere coi lavori sul set.

Da quanto è potuto emergere nelle ultime settimane, lo show sarà ambientato in un’epoca corrispondente più o meno alla fine del nostro secolo, a cavallo tra le fasi conclusive di “Prometheus” e circa trent’anni dopo gli eventi del primo film. Per la prima volta la saga affronterà eventi che troveranno luogo sulla terra, andando ad approfondire le oscure macchinazioni della Weyland-Yutani Corporation, la famigerata società impegnata a questo giro nello sviluppo di un nuovo modello di androide ad altissima tecnologia.

Nel corso di questo mese, il regista ha rilasciato durante il podcast Crew Call alcune importanti dichiarazioni, che lascerebbero intendere la volontà di realizzare due stagioni della serie a breve distanza l’una dall’altra: «La speranza di Hulu è quella di piazzare una seconda stagione il più vicino possibile alla prima». Quanto al contributo di Scott, sembrerebbe che il suo apporto si sia limitato ad alcuni consigli, considerando anche i suoi costanti impegni come director. Ma Hawley ha garantito di essersi consultato al meglio per catturare l’essenza del franchise e preservare il feeling originario: «Nei quattro anni che mi ci sono voluti per lanciare questo show, quanti film ha fatto lui? Quello che ho detto a Ridley è: sto adattando il tuo film. Ho dovuto prendere una decisione. Retro futurismo o Prometheus? E ho scelto il retro-futurismo. Quando chiudo gli occhi e mi dici Alien vedo quel testo verde, sento quel suono. Vedo quella tastiera con le strane rune egiziane sopra. Vedo quei corridoi».

Quanto invece ai nomi coinvolti nel cast, anche qui sembra non mancheranno le sorprese: tra i protagonisti troveremo Sydney Chandler, che ricordiamo per il film del 2022 “Don’t worry darling”, ma anche Essie Davis, già conosciuta nell’horror “Babadook” e Alex Lawther visto nella serie tv “The End of the F***ing World”. Al loro fianco ci saranno inoltre Adarsh Gourav, Kit Young, Timothy Olyphant, David Rysdahl, Babou Cessay, Erana James, Lily Newmark e Adrian Edmonson. Con le riprese dei primi otto episodi programmate entro il mese di luglio, aspettiamo tutte le prossime indiscrezioni che potrebbero sopraggiungere già nel corso di questa estate.

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