Per un Festival che si chiude, un altro inaugura il suo cartellone all’insegna della musica al femminile.

Ieri notte è calato il sipario sull’edizione del quarantennale di uno dei festival più importanti in Italia, La Notte dei Poeti, un itinerario tra grande prosa e geniali personalità del teatro italiano incastonati in uno scenario da sogno, il teatro Romano di Nora, che ha fatto da quinta naturale ad un cartellone da record che ha messo insieme, grazie all’inventiva della direttrice artistica Valeria Ciabattoni, il meglio della produzione nazionale di questo 2022 all’insegna della ripresa e della speranza.

Il Cedac, con il patron Antonio Cabiddu in testa, ha selezionato oltre quindici grandi progetti per accontentare l’esigente pubblico di appassionati che ha ripagato l’organizzazione con un entusiasmo fuori da ogni più rosea aspettativa.

Stesso palco stanotte per la prima di Nora Jazz, il festival dedicato alle sonorità internazionali che quest’anno suonerà al femminile.

Un poker di artiste sarà la colonna sonora della rassegna giunta alla sua XIII edizione.

Per aprire la quattro giorni sotto le stelle di Santa Margherita di Pula il festival ha scelto la miscela di musica tradizionale, blues e afropop di Sona Jobarteh che inizierà il suo concerto alle 21.30,

Tra le musiciste africane più originali degli ultimi anni, Sona Jobarteh è una sensibilissima interprete della kora, l’arpa africana a ventuno corde molto diffusa nei paesi dell’Africa centro–occidentale.

Nata nel 1983 a Londra, in una delle cinque principali famiglie “griot”, Sona è diventata la prima donna a utilizzare questo strumento professionalmente, rompendo una tradizione maschile che risale a oltre sette secoli fa.

Ha studiato violoncello, arpa e pianoforte al Royal College of Music e ha collaborato come cantante, chitarrista e interprete della kora con importanti artisti internazionali ritagliandosi uno spazio personale caratterizzato da una vera e propria sperimentazione artistica.

Famosa per la sua abilità di strumentista, la voce distinta e la grazia sul palco, Sona ha rapidamente raggiunto il successo internazionale dopo l'uscita del suo acclamato album "Fasiya" (Heritage) nel 2011. L’ultimo disco, “Gambia”, dedicato alla sua amatissima terra di origine, prosegue nell’evoluzione eclettica e decisamente originale del suo stile.

Prossimo appuntamento giovedì 4 agosto, con l’atteso ritorno nell’Isola di Simona Molinari, fresca vincitrice del Premio Tenco e acclamata artista nei teatri e nei jazz club più importanti d’Europa.

Sabato 6 agosto, spazio alla voce penetrante di China Moses, artista soul&jazz in grado di swingare coi più grandi musicisti della scena mentre, giovedì 11 agosto, emozionante chiusura, con Cristina Branco, una delle più influenti artiste portoghesi degli ultimi decenni.

Durante i giorni del festival, nel sito del teatro antico di Nora, non solo un parterre di artiste di fama ma anche una suggestiva narrazione del territorio da vivere tra visite nel Parco archeologico, escursioni nella laguna e assaggi di prodotti locali realizzati in collaborazione con il Touring Club. In concomitanza con i concerti serali, sarà inoltre possibile godere di una vetrina che si affaccia su un contesto storico e naturale di straordinaria suggestione, con gli itinerari che aprono all’incanto dei nuovi mosaici fronte mare, e gli assaggi gustosi del Nora Jazz Wine e Gourmet Cuisine di Cucina.eat proposti nella terrazza.

L.P.

© Riproduzione riservata