Il racconto di una personale battaglia, che riguarda però tutti noi: il diritto a decidere del proprio corpo e della propria vita. "La Valigia della Libertà - Storia di una disobbedienza civile" è lo spettacolo firmato e recitato da Valentina Petrini, che andrà in scena domani al Teatro Massimo di Cagliari. L'appuntamento è per le 21 nella sala M2, parte del cartellone invernale di Medinsard.

Tratta dal podcast di Petrini "Disobbedisco", la pièce ricostruisce la vera storia di Sibilla Barbieri, sceneggiatrice, produttrice e madre che ha scelto di trasformare la propria fine in un atto consapevole di coraggio e libertà. Tutto ha inizio quando Sibilla (già malata oncologica) scopre di avere davanti soli tre mesi di vita, e le istituzioni si rifiutano di concederle il diritto al suicidio assistito, che sarebbe stato introdotto soltanto nel 2019 dalla Corte Costituzionale. Sibilla non demorde, ma agisce per vie legali e domanda a Petrini di raccontare al mondo la sua storia, quella di una disobbedienza civile coltivata nell'amore per sé e per il prossimo, nella rivendicazione di una scelta che non può vietarsi.

Il racconto di una società che nega l'autodeterminazione più fondamentale, documentata da Petrini tramite le registrazioni di Sibilla e la partecipazione agli incontri con avvocati e medici, oltre che con la raccolta dei documenti sulla battaglia tra Sibilla e lo Stato italiano. E Petrini, raccontando i preparativi della donna prima dell'ultimo viaggio verso la Svizzera, si pone la domanda che dà il titolo allo spettacolo: "cosa si mette in valigia per andare a morire?"

Accompagnata sul palco dalle musiche di Pasquale Filastò (composizioni e violoncello), Alessio Podestà (fisarmonica) e Fabia Salvucci (voce), Petrini si districa tra giornalismo d'inchiesta e teatro d'impegno civile, in un dialogo che diventa memoria e testimonianza, non alla memoria di una persona, ma alla necessità collettiva dell'affermazione di un diritto. 

© Riproduzione riservata