Netflix patteggia per uno scivolone sessista dei suoi sceneggiatori nella fortunata serie “La Regina degli Scacchi”

Nel mirino in particolare una frase pronunciata nell’ultima puntata durante una sfida tra la protagonista Beth Harmon e il campione del mondo Vasily Borgov: "L'unica cosa insolita di lei, in realtà, è il suo sesso - dice in una scena il commentatore - E anche questo non è un'eccezione in Russia. C'è Nona Gaprindashvili, ma lei è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini".
Per i legali dell’ex campionessa georgiana 81enne, che ha querelato per diffamazione, si trattava di un'affermazione "falsa, oltre ad essere grossolanamente sessista e sminuente”. Dopo un anno la denuncia contro il gigante dello streaming è stata ritirata dopo aver raggiunto un accordo la cui entità monetaria non è stata rivelata. Gaprindashvili, campionessa del mondo femminile dal 1962 al 1978 e prima donna a ottenere il titolo di Grande maestro, aveva chiesto cinque milioni di dollari di danni.

Nella realtà si era scontrata con vari rivali uomini: una sessantina almeno fino al 1968, anno in cui è ambientata la serie. Battuti dalla leggenda della scacchiera georgiana erano stati almeno tre campioni del mondo: i Grand Master Mikhail Tal, Boris Spassky e Viswanathan Anand. "Siamo felici che la questione sia stata risolta", ha detto Alexander Rufus-Isaacs, che rappresenta la campionessa.

Il team legale di Netflix aveva invocato il Primo Emendamento "a tutela della libertà artistica di introdurre la frase in una serie di fiction in cui tra l'altro venivano affrontati temi di interesse pubblico tra cui le sfide che le donne si trovavano davanti quando, negli anni Sessanta, dovevano gareggiare nel mondo degli scacchisti di elite dominato dagli uomini".

Basata sul romanzo del 1983 di Walter Tevis e interpretata da Anya Taylor-Joy, "La regina degli scacchi" è diventata la serie limitata di maggior successo di successo per Netflix: ha vinto due Golden Globe e 11 Emmy e potrebbe essere presto adattata in un musical. 

(Unioneonline/D)

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