Buon compleanno a Franco Nero. Al secolo Francesco Clemente Giuseppe Sparanero (un nome, una garanzia) festeggia oggi 82 anni.

Nato alla periferia di Parma il 23 novembre 1941, con un diploma di ragioniere in tasca si iscrive all'università ma presto si lascia trascinare per la passione della recitazione e muove i primi passi sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano. L'attrazione per il cinema lo porta in fretta a Roma dove sembra a tutti un americano, con gli occhi azzurro ghiaccio, i lineamenti scolpiti, la mascella risoluta e il fisico atletico. Il primo ruolo importante glielo dà John Huston che, per una colossale «Bibbia » prodotta da Dino De Laurentiis, gli affida la parte di Abele, il buono.

Sergio Corbucci lo chiama a impersonare Django, il pistolero senza pietà – omaggiato nel 2012 da Django Unchained di Quentin Tarantino, che lo ha voluto sul set – che rende il film omonimo un mito di culto e uno scandalo d'epoca per la violenza esplicita. È il 1966, anno fatato per l'attore che in pochi mesi diventa una star internazionale e un sex symbol richiesto su ogni set: ben 8 in un solo anno e altrettanti l'anno dopo. Negli anni ‘60 consolida il suo prestigio nel western grazie a Fulci, Baldi, Corbucci, si traveste da Paladino alla corte di Re Artù in Camelot di Joshua Logan dove incontra Vanessa Redgrave, la donna della sua vita, e si conferma anche attore di grande sensibilità in Italia grazie a Elio Petri (Un tranquillo posto in campagna), Tinto Brass (La vacanza) e soprattutto Damiano Damiani che con Il giorno della civetta inaugura un vero genere di cinema civile e fa vincere il David di Donatello al suo attore.

Negli anni Settanta lo chiama Luís Buñuel per Tristana, lo vuole Bondarchuck per I dieci giorni che sconvolsero il mondo, incontra Fassbinder per Querelle. In Italia ha negli autori del cinema civile (Damiani, Vancini, Lizzani, Bellocchio) i suoi maggiori estimatori, con Enzo G.Castellari torna sui sentieri del western (Keoma) o dell'avventura (Il cacciatore di squali).
Negli anni '80 sceglie la tv con Le rose di Danzica, Il Generale, I Promessi sposi, sul grande schermo lavora con Pasquale Squitieri, Franco Zeffirelli (Il giovane Toscanini) e l'esordiente Beppe Cino con Diceria dell'untore. Nel decennio successivo accompagna il figlio Gabriel nei suoi primi passi come regista (L'Escluso) o il giovane Pappi Corsicato in Chimera. Più di recente debutta da regista (Forever Blues), sostiene le prove sperimentali di Luigi Bianconi (in arte Louis Nero), si regala camei nelle direzioni più svariate (compresa la serie Law and Order), è l'anziano Sant'Agostino (serie tv), appare in John Wick e offre un ruolo a Kevin Spacey ne L'uomo che disegnò Dio.
Ha avuto tre figli da tre donne diverse e ha virtualmente sposato due volte la stessa: Vanessa Redgrave, amata e lasciata alla fine degli anni '60, sempre presente nella vita artistica di Franco e poi sposata per davvero e in gran segreto nel 2006.

(Unioneonline/D)

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