In origine, fine anni '70, era il Robben Ford Group, ma dopo il primo album il celeberrimo chitarrista andò via e nacquero gli Yellowjackets che si spostarono dal rythm and blues al jazz fusion diventando una delle band più acclamate e influenti del genere.

Una carriera di 41 anni, 25 album, 17 nomination ai Grammy e le vittorie nel 1987 e 1989 spiegano di quale livello sia la band statunitense che si esibirà a Sassari e Mogoro per i grandi concerti di “Culturefestival”, la rassegna fondata e diretta da Simone Pittau.

Domani saranno al teatro Verdi di Sassari e sabato al teatro comunale di Mogoro, sempre con inizio alle 21.

Gli Yellowjackets si presentano nel collaudato quartetto formato da Russel Ferrante, il tastierista arrivato nel 1977 (record di fedeltà per una band di jazz fusion), Will Kennedy alla batteria e percussioni, Dane Alderson al basso elettrico e Bob Mintzer, sassofonista e compositore che oltre all'attività con la band ha inciso 27 album come leader o co-leader di altre formazioni. Curiosità: Bob Mintzer è stato la guest star per il brano Bein' Green del sassarese Roberto Tola, argento al Global Music Awards del 2017.

Gli Yellowjackets portano sul palco i pezzi storici e il nuovo album “Parallel Motion”, capace di reinventare il suono della band entro i confini del suo caratteristico paesaggio sonoro elettroacustico.

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