Sono passati ben cinque anni dall’episodio conclusivo della serie HBO “Il Trono di Spade”, adattamento televisivo tratto dal ciclo di romanzi “Cronache del ghiaccio e del fuoco” dello scrittore americano George R. R. Martin che, pur avendo spaccato in due il suo bacino d’utenza con un finale - per molti - non all’altezza delle aspettative, continua ad essere ritenuta una delle serie più importanti di tutti i tempi, meritevole di ben 59 Emmy su 160 candidature e decretata come la serie televisiva di prima serata più riconosciuta dall'Academy of Television Arts & Sciences.

L’impatto riscosso sul grande pubblico, generando una fanbase internazionale di dimensioni mai viste prima, va attribuito principalmente alla qualità della sceneggiatura: rielaborando brillantemente il contenuto dei testi originali assistiamo ad intrighi e giochi di potere fra personaggi perfettamente caratterizzati e ben inseriti in un contesto dark fantasy estremamente suggestivo. Non vanno certo dimenticati l’apporto di un cast azzeccato, che ha spesso dato vita ad interpretazioni di intensità quasi shakespeariana, e la qualità senza precedenti degli effetti speciali, richiedendo investimenti mai così alti per la produzione di una serie televisiva.

Il successo fuori parametro dello show ha presto ispirato alla realizzazione di nuovi progetti tratti dallo stesso universo: dopo l’ottimo riscontro per la prima stagione di “House of the Dragon”, spin-off del romanzo “Fuoco e Sangue” ambientato 160 anni prima degli eventi visti ne “Il Trono di Spade”, siamo ormai prossimi al debutto di “House of the Dragon 2”, in uscita la prossima estate. Ma le sorprese non finiscono qui. Come già sappiamo, ad aprile dello scorso anno è stata annunciata una nuova serie spin-off dal titolo “A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight”, scritta e prodotta da Martin e Ira Parker insieme ai produttori esecutivi Vince Gerardis e Ryan Condal, quest’ultimo impegnato anche nel ruolo di showrunner per “House of the Dragon 2”. Ebbene, scopriamo ora che David Zaslav, boss di Warner Bros. Discovery, ha annunciato l’uscita della serie per la fine del 2025. La presentazione ufficiale rilasciata dall’emittente televisiva anticipa i punti essenziali che andranno a svilupparsi negli episodi: «Un secolo prima degli eventi de Il trono di spade, due improbabili eroi vagavano per il Continente Occidentale. Un giovane, ingenuo ma coraggioso cavaliere, Ser Duncan l'Alto (alias Dunk) e il suo piccolo scudiero, Egg. In un'epoca in cui la linea Targaryen detiene ancora il Trono di Spade e il ricordo dell'ultimo drago non è ancora scomparso dalla memoria della gente, grandi destini, potenti nemici e pericolose imprese attendono questi improbabili e ineguagliabili amici».

Una storia che dimostra di possedere un altissimo potenziale già da queste brevi premesse. Non a caso, il chief content officer di HBO e Max si espresse già nel 2021 ai microfoni di TV Line dichiarando che i progetti legati alle serie spin-off avrebbero riguardato unicamente, sulla base di differenti parametri, le trame più interessanti: «Ovviamente, sappiamo che George ha questo mondo incredibile con tutta questa storia davvero ricca e complicata e tutti questi personaggi. Quindi abbiamo cercato di riflettere su quali sono le storie che vale la pena raccontare. Cosa sarebbe eccitante? Cosa piacerebbe ai fan?. Dunk and Egg è una di queste, ma non l'unica».

Nel frattempo, continuano a susseguirsi le curiosità fra i dietro le quinte che hanno avuto luogo durante la realizzazione de “Il Trono di Spade”. Apprendiamo da un’intervista concessa al The Wall Street Journal che i creatori dello show David Benioff e D.B. Weiss ipotizzarono inizialmente per la chiusura della serie l’uscita di tre lungometraggi, piuttosto che due stagioni con un totale di tredici episodi. L’opzione tuttavia fu scartata dai dirigenti HBO, affermando di non essere interessati alla distribuzione della serie nelle sale cinematografiche. La coppia, passata ultimamente a lavorare per Netflix, ha anche affermato di aver ricevuto proposte dai piani alti a dir poco improbabili, come l’idea di filmare gli episodi in verticale per favorire la fruizione sugli smartphone. Ha scritto a tal proposito il WSJ: «Benioff e Weiss, che sono amici fin dai tempi della scuola di specializzazione, non andavano pazzi per gli allora proprietari della HBO, AT&T, i cui dirigenti una volta chiesero se Il trono di spade potesse essere girato in verticale in modo che potesse stare sul telefono. La società ha anche discusso apertamente l'idea di mini-episodi appetitosi della serie».

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