Nuoro e i suoi istituti di cultura
Si respira cultura a Nuoro. Il suo centro storico ospita uno degli istituti museali di maggior prestigio per la Sardegna: il MAN, che si occupa di ricerca, conservazione e promozione dell’arte moderna e contemporanea. Il museo apre al pubblico nel 1999, nel 2003 acquisisce gestione autonoma e dal 2013 ha il riconoscimento regionale come museo d’eccellenza. Il MAN vanta una collezione permanente di circa 600 opere, tra cui spiccano artisti sardi come Ballero, Ciusa, Maria Lai, Delitala, Nivola. Con regolarità, l'Istituto si propone come luogo espositivo per mostre temporanee e attività extramuros, in collaborazione con la comunità.
Più recente è lo Spazio Ilisso, inaugurato nel 2019 per volontà della omonima casa editrice che mette a disposizione la sua oltre trentennale esperienza per la produzione e promozione artistica. Qui si incontra l'arte isolana, con le opere dei suoi massimi esponenti, e si porta avanti con costanza la funzione educativa della cultura.
Vi è poi il Museo delle Maschere del Mediterraneo di Mamoiada che rappresenta la congiunzione tra rito e leggenda con i volti intagliati dalle sapienti mani dei maestri del legno. Il Museo propone le maschere di casa dei Mamuthones, caratterizzati da una visiera nera con tratti marcati, e degli Issohadores, in corpetto rosso e maschera bianca. Nella sala del carnevale barbaricino propone una raccolta di maschere del centro Sardegna, tra cui Boes, Merdules e Filonzana di Ottana. Le maschere mostrano la lotta tra il padrone (Su Merdule) e il bue (Boe). La stella scolpita sulla fronte del bue è di buon augurio mentre la figura del pastore appare deforme per allontanare la sfortuna.

Il tocco romanico
Il cuore dell'isola accoglie architettura sacra di pregio, quale l’ex cattedrale di Ottana. La Chiesa di San Nicola domina il centro abitato e gli scavi hanno riportato alla luce la data di consacrazione (1160) rinvenuta su una pergamena dell’altare maggiore. L’edificio austero fu cattedrale della diocesi di Ottana sino al 1503, poi trasferita ad Alghero.
Altro maestoso e fascinoso monumento sacro romanico è la Chiesa San Giovanni Battista a Orotelli, intitolata al patrono del paese. Dal 1116 al 1139 fu temporanea sede episcopale di Ottana, in attesa che la Chiesa di San Nicola fosse ultimata. Costruita in trachite rossa, la sua fisionomia strutturale cambia durante i secoli e di impatto è il campanile del Trecento.

Su Mulinu Vezzu
Il vecchio mulino ad acqua, sorge a meno di un chilometro da Olzai: è l'unico esempio architettonico preindustriale, in buone condizioni. Il mulino si trova lungo il corso del rio Bisine e dopo un'alluvione nel 1921 che spazzò via altri sei mulini, il Vezzu subì dei danni e fu abbandonato. Tra 2003 e 2004 il Comune di Olzai si occupò del restauro e oggi il mulino funziona per la molitura del grano.

Quando cultura e tradizione si incontrano

Cosa vedere
Il cuore della Sardegna

A Nuoro, una meta imperdibile è il Museo Grazia Deledda, luogo dedicato alla scrittrice premio Nobel. Ai piedi dell'Ortobene, si ammira la Chiesa della Solitudine. E sempre nel monte dei nuoresi, si visita il Parco di Sedda Ortai che affascina per i suoi maestosi alberi secolari, alte rocce granitiche e rari rapaci.
A Ottana, si segnalano le suggestive domus de Janas di sas Concas e di Sorgosío e l’area archeologica di Bidinnannari, il sito principale con un piccolo dolmen e ben quattro tombe dei Giganti. Sono poi interessanti il complesso di Talinos e i resti delle strutture termali di Banzos.

La genuinità dei prodotti della terra

Cosa mangiare
Pietanze saporite e profumi tradizionali

Nel nuorese prevalgono i piatti a base di carne e i primi di pasta fresca. I maccarrones cravaos, versione nuorese dei gnocchetti sardi, fatti a mano schiacciando la pasta su una superficie bucherellata; altro primo piatto, su filindeu, pasta di semola tanto fine intrecciata come una tela. Tanti i secondi piatti a base di interiora come la coratella: fegato, cuore e polmoni cotti in tegame con diversi aromi (cipolla e spesso carciofi). Si gustano tra i dolci: sas casadinas, tortine di pasta ripiene di formaggio fresco o ricotta; s'aranzada, bontà preparata con scorze d'arancio candite, miele e scaglie di mandorle tostate. 

Qualche festa del centro Sardegna:
A Ottana i fuochi di Sant’Antonio Abate, a metà gennaio, rappresentano la prima uscita delle maschere tradizionali Merdules (cacciatori) e Boes (animali da catturare). La manifestazione annuale di Autunno in Barbagia apre a molti centri del cuore dell'isola, tra cui Ottana e Orotelli.
A Nuoro l’ultima domenica di agosto si celebra la sagra del Redentore che vede la sfilata dei gruppi folk che arrivano da tutta la Sardegna nella bellezza dei loro costumi tradizionali. 

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Realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio

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