La tradizionale cucina oristanese
La cucina tipica dell'oristanese è legata alle tradizioni del mare, della pasta fatta in casa e del buon vino.
L'incontro fra mare e lagune conduce a un connubio che dona alla cultura culinaria prodotti pregiati che richiamano la storia con una reinterpretazione spesso innovativa.
Sulle tavole di Oristano sono sovente serviti piatti di mare, soprattutto il muggine, da assaggiare nella sua versione classica a cottura arrosto, nel più moderno piatto di fritto sino a una leggera ricetta in umido. E dalle sue uova essiccate sotto sale si ottiene la celebre bottarga di muggine, originaria di Cabras, che tra dolcezza e sapidità rappresenta una prelibatezza tra tutti i prodotti del mare.
Nella cultura gastronomica oristanese, la merca è tipica: tranci di muggine bollito e salato, avvolti in una sacca di erba palustre, la cosiddetta zibba, usata per la conservazione. 
Altre protagoniste della cucina semplice di Oristano sono le anguille: varie ricette le vedono cotte alla griglia e condite con le foglie di alloro, altre in umido con vino bianco e pomodoro.
Il racconto del territorio oristanese si scrive anche mediante la cucina in tutte le sue più autentiche sfaccettature: si compie un vero e proprio viaggio nel tempo che parte della qualità delle materie prime eccellenti, attraversando la tradizionale preparazione fino a raggiungere un sapore irresistibile.

La pasta fatta a mano e il Bovale di Terralba
La lavorazione del pane e della pasta custodisce un ruolo predominante nell'autenticità della tradizione, soprattutto per il suo carattere rituale.
Ecco che le lorighittas sono un esempio di questa inestimabile tradizione: un tipo di pasta fresca, originaria di Morgongiori, paese da cui nasce la ricetta originale. Con la sua forma ad anello, intrecciata a mano, ha la sua prima testimonianza scritta nel XVI secolo, grazie a un rapporto sulle attività economiche regionali stilato per il re di Spagna. La preparazione a mano, effettuata con rigore, meticolosità e destrezza, è un’arte tramandata di generazione in generazione dalle donne del paese. Una ricetta semplice di soli tre ingredienti: farina di semola, acqua e sale, da cui ricavare un impasto e poi degli spaghetti filati da modellare in piccoli anelli intrecciati a mano.
Anche la cultura viticola subisce il fascino della brezza marina che regala ai vini oristanesi la peculiarità della mineralità.
Ottimo esemplare è il Terralba DOC Bovale, vino dalle caratteristiche organolettiche che prevedono un colore rosso rubino, intensità all'olfatto e un impatto secco e sapido per il palato. Questo vino appartiene ai vitigni che rientrano nella composizione Bovale e/o Bovale grande min.85%.
Terralba è un paese ricco di storia, cultura e tradizioni vinicole, e raccoglie il patrimonio viticolo del territorio, valorizzando la produzione del vitigno autoctono, il Bovale. Ecco che si preferisce dare priorità alla salvaguardia di vecchi vigneti coltivati ad alberello in grado di consegnare delle uve di eccellenza.

La vasta area della provincia di Oristano nasconde luoghi di grande bellezza tutti da scoprire
 

Cosa vedere
Un territorio vasto tra spiagge incantevoli, nuraghi e lagune
La provincia di Oristano è caratterizzata da una vasta area pianeggiante, spiagge meravigliose, le montagne del Montiferru e le lagune di Cabras e Santa Giusta dove risiedono numerose specie di uccelli migratori. Sull'altopiano basaltico di Abbasanta, si ammira il sito archeologico di Santa Cristina: una delle più importanti zone sacre di età nuragica, con l'omonimo Nuraghe Santa Cristina.
Un'altra notevole testimonianza megalitica della civiltà nuragica del territorio oristanese è il Nuraghe Losanurache ‘e losas, ovvero il nuraghe delle tombe, i cui primi scavi risalgono agli anni Ottanta dell’800.

Tante le specialità che arricchiscono la storia della cultura enogastronomica di Oristano

Cosa mangiare
La cucina del mare che lascia il segno

La bottarga insaporisce tante pietanze, ad esempio se grattugiata sulla fregula con cozze e arselle, tipica pasta sarda.
Da gustare anche la burrida (il gattuccio marinato con aceto e noci), e Sa cassola, una zuppa di pesci vari con molluschi, crostacei, pomodoro e Vernaccia.
Tra i piatti più celebri anche l’arrosto di pecora, cucinata con profumati rametti di mirto, e Su Ghisau, lo stufato di vari tipi di carni.
Il dolce tipico dell'oristanese, i mostaccioli, sono a forma di rombo, preparati con pasta al profumo di limone che lievita al naturale per circa venti giorni e poi resi perfetti dalla glassa di zucchero cotto.

Il calendario di Feste e Sagre nella provincia di Oristano è ricco e variegato. Ogni prima domenica di agosto, a Senis, si tiene la Sagra della Lumaca.
Poi si segnalano: la Mostra Mercato dell'antiquariato di Oristano il 3 agosto, la Festa di Santa Susanna l'11 agosto a Busachi, la famosa Corsa degli scalzi dal 31 agosto sino all'8 settembre a Cabras.

In autunno, dal 25 al 27 ottobre, si organizza la Sagra de su pani fattu in domu a Villaurbana.
E infine, tra gli avvenimenti più attesi dell’anno, Sa Sartiglia, una delle più antiche manifestazioni equestri e delle più spettacolari e coreografiche forme di Carnevale in Sardegna. Si svolge ogni anno in due giornate: la domenica di Carnevale e il Martedì Grasso.

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