Proclamazione dello stato d'agitazione e urgenti richieste d'incontro all'assessore regionale alla Sanità.

La vertenza tra dirigenza e lavoratori dell'Aias, in merito alle tante mensilità arretrate, è riesplosa.

La segretaria territoriale di Cagliari della Cisl Funzione Pubblica ha indetto lo stato d'agitazione dei dipendenti di tutte le strutture del cagliaritano fino alla risoluzione della problematica.

"I lavoratori eviteranno di usare i propri mezzi e si atterranno solo alle mansioni previste dal contratto" recita una nota del segretario Giovanni Sainas. Gran fermento anche nel Sulcis dove i sindacati si preparano in queste ore a seguire l'esempio dei colleghi cagliaritani.

"Parliamo ormai di un fallimento conclamato dell'azienda" afferma Claudio Nuscis, segretario sulcitano della Cis Fp che fa i conti degli arretrati: "L'ultimo stipendio ricevuto è consistito nel 50 per cento della mensilità di giugno ed è stato corrisposto solo ai primi di settembre.

All'appello mancano interamente quelli di luglio, agosto e settembre del 2018.

Aggiungendo le pendenze del 2017 e del 2016 arriviamo a 10 mensilità arretrate, per un debito dell'azienda nei confronti dei dipendenti di oltre 20 milioni di euro.

Eppure l'Azienda per la Tutela della Salute ci risulta stia pagando regolarmente le proprie fatture". Intanto, mentre si attende l'esito del ricorso dell'Aias sulla revoca della convenzione con la stessa Ats con una nota firmata dai segretari Roberta Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru le segretarie regionali di Cgil, Cisl, Uil Fp hanno chiesto un incontro urgente all'assessore alla Sanità Luigi Arru.
© Riproduzione riservata