Opportunità per le start up sarde.

Il bando “Smart Money”, proposto da Invitalia – l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa –, ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra le start up innovative e la rete degli incubatori e degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza di queste imprese e supportare le potenzialità delle imprese innovative in difficoltà nell’affrontare l’emergenza da Covid-19.

Possono presentare domanda di agevolazione le aziende innovative costituite da meno di 24 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Devono avere sede in Italia, essere di piccole dimensioni e trovarsi in una di queste fasi: avviamento dell’attività, sperimentazione dell’idea d’impresa (pre-seed) o nella fase di test del mercato finale per misurare l’interesse per il prodotto/servizio (seed).

Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.

“Smart money” prevede due forme di intervento a sostegno delle start up innovative: contributi a fondo perduto per l’acquisto di servizi forniti dalla rete di incubatori, acceleratori e altri enti abilitati e investimenti nel capitale di rischio delle start-up innovative

Nel primo caso i progetti dovranno prevedere piani di attività da realizzare in almeno 12 mesi ed evidenziare che l’utilizzo dei servizi specialistici sia diretto ad accelerare lo sviluppo di uno specifico progetto.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto per un massimo di 10mila euro, che può coprire fino all’80% delle spese considerate ammissibili.

“Smart money” prevede poi una seconda forma di sostegno: le start up possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se hanno ricevuto capitali di rischio da parte di enti abilitati, investitori qualificati o business angel per finanziare i loro piani di sviluppo.

Per ottenere il contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, di importo superiore a 10mila euro, non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale e garantire una permanenza per almeno 18 mesi. 

Per l’intervento è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, nel limite complessivo di 30mila euro.

C’è tempo fino al 31 dicembre di quest’anno.

I dettagli nella pagina dedicata sul sito di Invitalia.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata