La prima donna ispettore nel campo della petrolchimica in Italia è una 31enne sarda.

Fabiana Rosu, nata a Nuoro, da gennaio è safety inspector di Bureau Veritas Italia, ossia la persona in capo alla sicurezza delle operazioni di carico e scarico delle navi cisterna, interfaccia fra terra e bordo. "Non c'è la distinzione che si potrebbe pensare fra uomo e donna: siamo tutti uguali, siamo tutti marittimi – commenta - Anche quando navigavo non ho mai notato un trattamento diverso".

Per 10 anni è stata senior officer, ufficiale di coperta sempre sulle navi petrolchimiche, attualmente il suo ruolo è quello di mitigare il rischio di interferenza fra nave e terminale non solo per garantire la sicurezza ma anche per controllo e monitoraggio antinquinamento.

Si tratta del primo incarico a terra, in Sardegna, dopo tanti anni a bordo. "Con questo ruolo sono l'unica donna - continua -. E anche quando navigavo ero sempre solo io donna: sono abituata a questo clima maschile. Diciamo che ora piano piano la figura femminile si sta ambientando sulle navi mercantili ma è bello che ci siano nuovi sbocchi lavorativi anche quando si sbarca. Finora era più difficile".

Il primo imbarco a 21 anni: "Era notte - racconta - e vedermi davanti questa nave rossa, piena di tubi, era stato un impatto forte. Invece è andata bene, anche se all'inizio, uomo o donna, devi essere forte, sennò lasci subito. Non è un lavoro semplice, deve piacerti e devi metterci impegno e molti non riescono a stare a bordo per quattro mesi e più”.

Secondo un recente studio del Bimbco (una delle più grandi associazioni marittime internazionali che rappresentano gli armatori) sono donne appena l'1,2% dei marittimi impegnati negli equipaggi della marina mercantile mondiale.

(Unioneonline/s.s.)

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