Taglio del nastro a Biella per l’inaugurazione della mostra del Museo storico della Brigata Sassari.

Alla cerimonia erano presenti i soci del circolo culturale “Su Nuraghe” e i docenti delle scuole cittadine. L’esposizione, dal titolo “Lampi di trincea. La Brigata Sassari nella Grande Guerra”, è stata allestita nelle sale di palazzo La Marmora.

Il presidente dell’associazione sarda, Battista Saiu, ha accompagnato il comandante dei Sassarini, Generale Stefano Messina, a rendere omaggio all’area monumentale di “Nuraghe Chervu” dove la costruzione realizzata dalla comunità sarda di Biella ricorda i caduti di Sardegna e del Biellese nel corso del primo conflitto mondiale. Poi la visita alla sacra cripta della chiesa di San Sebastiano dove sono tumulati quattro fratelli generali: Alessandro La Marmora, fondatore dei Bersaglieri; Carlo Emanuele La Marmora, aiutante di campo di Re Carlo Alberto; Alfonso La Marmora, fondatore delle Voloire e presidente del Consiglio dei Ministri; Alberto La Marmora, luogotenente generale, scienziato, confinato per simpatie liberali in Sardegna, isola che studierà e descriverà compiutamente nel suo “Voyage en Sardaigne” pubblicato in prima edizione nel 1826.

Nelle sale della mostra, il coro di “Su Nuraghe” ha intonato l’Hymnu Sardu Nationale, mentre il sindaco Claudio Corradino, nel portare il suo saluto, ha ringraziato i sardi per la bella iniziativa promossa in città.

Nel suo intervento, spiegano dal circolo, «il Tenente Colonnello Pasquale Orecchioni, direttore del Museo Storico della Brigata presso la caserma Alberto La Marmora – puntuale assonanza – in quel di Sassari, ha sviluppato una significativa narrazione dei principali eventi che hanno contraddistinto le fulminee imprese dei “Diavoli Rossi” tra le trincee dei diversi fronti orientali durante la Prima guerra mondiale. Il professor Dino Gentile, socio del circolo, nella sua veste di ex dirigente scolastico, ha sottolineato l’importanza di questa presenza della “Sassari” a Biella, quale occasione per stringere ancor più forti legami col popolo sardo ed altresì per costruire memoria storica a favore degli studenti biellesi. Il Generale Comandante Stefano Messina ha chiuso gli interventi dicendosi molto soddisfatto dell’iniziativa biellese e auspicando nel prosieguo altri momenti di collaborazione col circolo sardo di Biella – tra l’altro, ha svelato l’origine del fez indossato come secondo copricapo dai Bersaglieri – oggi proprio al suo comando nella Brigata “Sassari”».

Infine il coro di Su Nuraghe ha intonato l’inno della Brigata, “Dimonios”, accompagnato dalle voci dei presenti.

(Unioneonline/s.s.)

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