Alla vigilia dell’election day che riguarda anche 65 comuni sardi, ecco una spiegazione di come si vota per le amministrative e per il referendum.

Le urne sono aperte solo domenica 12 giugno dalle 7 alle 23, riapriranno il 26 giugno in caso di ballottaggio. Alle comunali la modalità di espressione del voto cambia a seconda della popolazione dei comuni.

COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI

Si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata allo stesso candidato sindaco: in ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.

Viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti, in caso di arrivo a pari merito c’è il ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto più voti.

COMUNI CON PIÚ DI 15MILA ABITANTI

Si può tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto.

Si può anche tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata.

Possibile anche esprimere un voto disgiunto, se si vuole un determinato sindaco ma allo stesso tempo portare in consiglio comunale un esponente di una lista concorrente: ovvero tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco e un altro segno su una delle liste ad esso non collegata. In questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

Viene eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.
All’eventuale ballottaggio il voto si esprime semplicemente tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.

PREFERENZE
Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza per un candidato consigliere comunale.
Nei comuni con almeno 5.000 abitanti è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a consigliere comunale, scrivendone il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono necessariamente essere per due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Inoltre le preferenze devono essere manifestate esclusivamente per candidati compresi nella lista votata.

REFERENDUM

I quesiti dei referendum sono cinque e riguardano altrettanti punti sul tema della giustizia: legge Severino sull’incandidabilità dopo la condanna (scheda di colore rosso), limitazione delle misure cautelari (scheda di colore arancione), separazione delle carriere tra giudici e pm (scheda di colore giallo), valutazione dei magistrati da parte dei membri laici dei consigli giudiziari (scheda di colore grigio), firme per le candidature al Consiglio superiore della magistratura (scheda di colore verde).
Come per ogni referendum abrogativo, basterà tracciare un segno sulla risposta che si vuole dare (mettere una crocetta sul SI se si vuole abrogare la legge o sul NO se si vuole mantenerla come è adesso).
Perché i referendum siano validi è necessario raggiungere il quorum di partecipazione del 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto.

(Unioneonline/L)

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