Quest'anno vaccinarsi contro l'influenza è ancora più importante rispetto al passato: in Sardegna la campagna partirà nella prima decade di ottobre (un mese in anticipo) e si estenderà - come da indicazioni del ministero della Salute - dai 60enni in su (prima era dai 64) e ai bambini da 0 a 6 anni.

"Già da aprile in piena pandemia, Ats Sardegna e assessorato alla Sanità, data l'importanza della campagna antinfluenzale per la stagione 2020-2021, derivante dalla necessità di vaccinare anche allo scopo di prevenire coinfezioni con il coronavirus, hanno avviato la programmazione sul numero di dosi e i tempi d'acquisto", spiega Gabriele Mereu, responsabile del Centro di Vaccinoprofilassi della Assl di Cagliari. "Ai primi di giugno la gara si è conclusa per un quantitativo di 530.000 dosi contro le 290.000 dell'anno scorso. Già diverse Assl hanno inoltrato gli ordini dei vaccini, quella di Cagliari in particolare è in attesa di 75.000 dosi (la metà della quota spettante) entro la prima decade di ottobre con immediata consegna dei vaccini ai medici di medicina generale e pediatri che già hanno inoltrato richiesta oltre che ad ospedali, case di cura, RSA, poliambulatori. Anche le Assl di Carbonia e Sanluri sono in attesa dei vaccini per lo stesso periodo. Ciò consentirà di avviare la campagna già dalla prima metà di ottobre, con anticipo di circa un mese rispetto al 2019".

Prosegue Mereu: "La modalità ottimale per praticare la vaccinazione è quella presso lo studio del proprio medico di famiglia, anche perché gli ambulatori di igiene pubblica, dove attualmente è necessaria la prenotazione per evitare file e assembramenti, sono già in "overbooking" per l'attività di vaccinazione di bambini e adolescenti".
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