Vaccini che modificano il Dna e mascherine inutili d’estate: l’Iss smonta le bufale No Vax
Costantemente aggiornate, sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, le Faq che smentiscono alcune fake news riguardanti l’epidemia di Covid e la battaglia contro il virus. Eccone alcune
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’Istituto Superiore di Sanità continua la sua battaglia contro le fake news che circolano sul web sul Covid.
Sul sito dell’Iss in costante aggiornamento è il vademecum elaborato dagli esperti per contrastare le bufale e teorie del complotto, che contribuiscono a creare confusione sull’epidemia e sui modi per contrastarla.
Qualche esempio? La “tesi” No Vax sui vaccini anti-Covid “rischiosi” a causa del fatto che “sono stati prodotti troppo velocemente”. Al proposito l’Iss risponde: “Il sistema di farmacovigilanza per i vaccini contro il SarsCov-2 è lo stesso di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza. Dopo i risultati degli studi autorizzativi effettuati su decine di migliaia di individui di diversa età, che sono stati condotti anche in questo caso, vengono raccolte le segnalazioni dalle agenzie regolatorie nazionali e internazionali di possibili eventi avversi temporalmente correlate con la vaccinazione. In caso – si legge ancora nelle Faq – vengano evidenziati eventi avversi non manifestatisi durante gli studi autorizzativi e se dopo un’indagine approfondita viene sospettata o dimostrata una relazione causale con la vaccinazione, vengono aggiunti all’elenco delle reazioni avverse e che sono elencate nelle schede informative dei vari vaccini”.
Smentita anche l’accusa, mossa sempre ai vaccini, di essere solo farmaci sperimentali. “I vaccini autorizzati contro il Sars-Cov2 –spiega invece l’Iss - hanno completato tutti i passaggi della sperimentazione necessari per l’autorizzazione all’immissione in commercio senza saltarne alcuno”.
Altra perplessità che va per la maggiore è quella relativa al fatto che “i vaccinati sono contagiosi”. “Questo è possibile – dicono gli esperti - perché, come per tutti i vaccini esistenti, l’efficacia anche se molto alta non è del 100%, e ci possono essere quindi i cosiddetti ‘fallimenti vaccinali’. Inoltre – aggiunge l’Iss – anche un soggetto che risponde al vaccino si può ritenere immunizzato solo dopo almeno una settimana dal completamento del ciclo. Un livello di copertura della popolazione alto nella popolazione minimizza il rischio di trasmissione tra individui suscettibili all’infezione. I dati provenienti dai paesi con una campagna vaccinale avanzata, Italia compresa, hanno però dimostrato – concludono gli esperti - che il vaccino protegge dalle conseguenze peggiori della malattia, dal ricovero al decesso, oltre 9 persone ogni 10 vaccinate. La vaccinazione riduce anche la capacità di infettare dei vaccinati”.
Ancora, “i vaccini causano trombosi e miocarditi”. All’affermazione, gli esperti dell’Iss rispondono: “Tutti i farmaci e i vaccini possono avere effetti collaterali. Le agenzie regolatorie riportano queste due patologie, che peraltro sono anche tra quelle causate dall’infezione, come rari effetti avversi della vaccinazione. Proprio per la loro estrema rarità questi effetti lasciano comunque il rapporto benefici-rischi a favore dei primi, come rilevato da tutte le agenzie regolatorie internazionali”.
E poi le teorie più estreme, come “i vaccini modificano il nostro Dna”. In realtà, chiarisce l’Iss, “i vaccini anti COVID-19 non cambiano e non interagiscono in alcun modo con il DNA. Sia i vaccini a mRNA che a vettore virale forniscono istruzioni alle nostre cellule utili ad attivare una risposta immunitaria così da proteggere contro il SarsCov-2”.
Infine, la presunta inutilità dei vaccini e delle mascherine, soprattutto durante l’estate, altra fake news molto gettonata.
"La trasmissione del virus – precisano gli esperti – è facilitata dalla frequentazione degli ambienti chiusi, ma anche all’aperto, in caso di assembramenti, è possibile la sua circolazione, ed è quindi necessario adottare le misure opportune”.
(Unioneonline/l.f.)