Nuove speranze di cura per il tumore al seno metastatico arrivano dai risultati di uno studio sul primo farmaco anti-estrogeni a somministrazione orale.

Elacestrant, questo il nome del farmaco, ha mostrato un prolungamento significativo della sopravvivenza libera da progressione della malattia in donne con carcinoma mammario avanzato o metastatico ER+/HER2-, rispetto alla terapia usata come standard di cura.

Ad annunciare i risultati positivi dello studio clinico di fase 3 presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium 2021, sono il Gruppo Menarini e Radius Health.

In alcuni tipi di tumore al seno le cellule tumorali presentano sulla superficie alcune proteine (recettori) che si legano agli ormoni estrogeni, stimolando la crescita tumorale. Alcuni farmaci sono stati studiati per bloccare l'azione di questi recettori attraverso i degradatori selettivi dei recettori per gli estrogeni (o Serd). Su questo meccanismo si basa Elacestrant per ridurre la crescita della neoplasia.

LO STUDIO – Lo studio multicentrico e randomizzato Emerald ha arruolato circa 470 pazienti la cui malattia era progredita nonostante una terapia ormonale. In questa popolazione, il nuovo farmaco ha ridotto del 30% il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto alla terapia standard. Nel sottogruppo di pazienti con mutazione mESR1, molto difficili da trattare, la riduzione è stata del 45%.

Risultati altrettanto positivi sono stati visti anche rispetto a fulvestrant, l'unico Serd approvato per i pazienti con cancro al seno ma somministrato con iniezione intramuscolare.

"I pazienti con carcinoma mammario ER+/HER2- avanzato o metastatico già trattato - afferma Aditya Bardia, oncologo della Harvard Medical School e autore principale dello studio - hanno opzioni terapeutiche limitate a causa dello sviluppo della resistenza alla terapia endocrina. Elacestrant ha il potenziale per diventare un nuovo standard di cura, visti i risultati ottenuti. Nel prossimo futuro offrirà un'opzione di trattamento efficace e sicura come monoterapia orale".

"È nostra intenzione sottoporre il dossier alle autorità regolatore negli Stati Uniti e nell'Unione Europea nel 2022 visti i risultati positivi di sicurezza ed efficacia", conclude Elcin Barker Ergun, amministratore delegato del Gruppo Menarini. 

(Unioneonline/v.l.)

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